Arrestati parcheggiatori a San Giovanni Rotondo
Avevano istituito veri e propri ‘posti di blocco’ agli ingressi della città per i pullman pieni di fedeli che arrivavano a San Giovanni Rotondo per visitare la tomba di padre Pio, mettevano in atto estorsioni e minacciavano anche gli autisti dei veicoli: il tutto per dirottare nei loro parcheggi i bus che arrivavano. Per questa ragione gli agenti del Commissariato di Manfredonia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno arrestato i fratelli Antonio e Graziano Armanetti, rispettivamente di 37 e 32 anni.
Secondo l’accusa, i due fratelli effettuavano nel territorio di San Giovanni Rotondo un controllo capillare del territorio, istituendo dei veri e propri posti di blocco agli ingressi della cittadina di San Pio da Pietrelcina, posizionandosi sulla strada, obbligando gli autisti a fermarsi, invogliandoli a servirsi delle loro strutture con regalie e, al loro rifiuto, costringendoli contro la loro volontà a parcheggiare presso il Parcheggio del Pellegrino, di proprietà dei fratelli Armanetti, minacciando danni a veicoli, che valgono centinaia di migliaia di euro. I fratelli, inoltre, seguivano poi costantemente ed insistentemente tutti i veicoli turistici in arrivo.
Gli arrestati, secondo quanto accertato dagli investigatori, sono membri della mala locale e sono nipoti di Salvatore Fiorentino, detto “fraiass”, esponente di spicco locale, che venne ammazzato in un agguato avvenuto proprio davanti al loro parcheggio, a San Giovanni Rotondo, sulla strada statale che collega San Giovanni Rotondo a San Marco in Lamis. Ai fratelli Armanetti vengono contestati, in particolare, tre episodi estorsivi in danno di altrettanti titolari o autisti di bus turistici giunti a San Giovanni Rotondo, episodi che risalgono a marzo e a maggio 2010.