In arrivo nei prossimi mesi altri due treni Frecciarossa che collegheranno Lecce e Brindisi alle città del Nord
Il Salento accorcia le distanze con il resto d’Italia. Nei prossimi mesi, infatti, arriveranno altri due Frecciarossa che collegheranno Lecce e Brindisi con le più importanti città del Nord. Un traguardo cui le città aspiravano da tempo. Per la prossima primavera si prevedono grandi cambiamenti sulla linea Adriatica. Dopo l’arrivo lo scorso 9 di dicembre sui binari leccesi del primo Frecciarossa, dal 31 di marzo altri due Etr700 sostituiranno due Frecciabanca.
La sostituzione di altre due Frecce segue il programma di Trenitalia che per dicembre 2019 vede l’innalzamento della velocità su tutta la linea Adriatica, interessata, però, ancora da lavori di ammodernamento e potenziamento dell’intera tratta.
A dimostrazione delle numerose richieste di utenti vogliosi di viaggiare in treno o di arrivare in Puglia, nei giorni scorsi il sito di Trenitalia ha fatto registrare un boom di prenotazioni, con circa 15mila ticket riservati sui treni per i collegamenti ferroviari in entrata ed in uscita dalla regione con le varie Frecce che collegano più velocemente le città della Puglia con Torino, Venezia e Milano. Dal prossimo 31 marzo partiranno altri due Frecciarossa da Milano Centrale in direzione di Lecce, corse che andranno a sostituire gli attuali Frecciabianca. Sparirà il Frecciabianca 8811 Milano (11.35) – Lecce (20.52) e il Frecciabianca 8891 Milano (12.35) – Lecce (21.52). Due Frecciabianca saranno sostituiti anche dalla stazione di Lecce verso il capoluogo lombardo, una delle quali sarà la Freccia 8818, scomparirà dal tabellone (come si può notare già sul sito di Trenitalia) quella con partenza da Lecce alle 8.06, ed arrivo alle 17.25 a Milano Centrale.
In primavera, inoltre, sarà previsto un altro fronte, ovvero quello dei lavoratori della Boni e della Dussman di Surbo, aziende che si occupano della manutenzione e della pulizia dei Frecciabianca. Il problema nasce dal fatto che il Frecciarossa è una macchina più grande. Le dimensioni superano la lunghezza dell’officina e quindi non potrà essere effettuata la manutenzione radicale, ossia la pulizia interna ed esterna del treno. Nei giorni scorsi i sindacati hanno incontrato le due aziende, a cui Trenitalia ha garantito lo stato attuale delle commesse, rinviando a marzo le risposte al quesito di quanti lavoratori risulteranno in esubero e quanti, invece, potranno essere assorbiti dall’azienda appaltatrice.