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ASP-sindacati, siglato accordo su “tempo tuta” e buoni pasto

Sono stati sottoscritti dalla Direzione Generale della Asp Basilicata e dalle organizzazioni sindacali di comparto due accordi riguardanti i tempi di vestizione e i buono pasto. Si tratta di accordi che erano attesi da anni e che regolamentano finalmente la materia per la quale in tutta Italia sono aperti attualmente numerosi contenziosi anche di rilevante valore economico. Definito il “il tempo tuta”, cioè il tempo necessario calcolato in minuti impiegati per cambiarsi prima di entrare in servizio e per passare le consegne. Tale tempo, di massimo quindici minuti, è stato considerato come compreso nell’orario di lavoro. Con il testo di oggi si condivide ed attua una piena regolamentazione, conforme al contratto che garantisce certezze ad azienda e lavoratori.
Per quel che riguarda il secondo accordo, ovvero quello sui buoni pasto, l’azienda accoglie quelle che sono state le legittime istanze avanzate di tutti i dipendenti per usufruire dei buoni pasto. Dopo tredici anni dall’ultimo accordo, l’azienda procede ad un adeguamento di due euro per ogni buono pasto passando così da un valore di cinque a sette euro, portandolo allo stesso importo di quasi tutti gli altri Enti Pubblici. Con l’accordo la ASP si impegna anche a rivalutare a partire dal 2024 le giornate mensili massime riconoscibili, ricondotte a dieci giorni/mese. Il tutto, ad dell’andamento del tetto di spesa del personale. In merito all’accordo applicativo dell’art. 43 che supera ed
evolve una vecchia regolamentazione del 2010, è intervenuto il Direttore Generale Asp Basilicata Antonello Maraldo per cui “il sistema delle relazioni sindacali sta entrando nel vivo e l’azienda sta recuperando in pochi mesi situazioni ferme da anni”. Il Direttore riconosce, nella firma di questi due accordi, un ruolo primario agli uffici aziendali che “stanno lavorando alacremente e che, anche grazie ai nuovi innesti, stanno portando a ottimi risultati”.
Quanto ai sindacati, Maraldo riconosce alle delegazioni sindacali “un’ottima capacità negoziale, presupposto per il raggiungimento dei giusti
punti di caduta per i dipendenti nel rispetto dei limiti legali e contrattuali. Un grande sforzo collettivo- conclude il Direttore- che sta dando i risultati attesi da molto tempo“.

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