Assegnato appalto al ‘Giordano’ di Foggia, ma l’azienda Ra.Co. chiede 4 milioni di risarcimento
L’amministrazione comunale di Foggia ha provveduto, lo scorso 7 novembre, all’affidamento provvisorio dei lavori di completamento per l’adeguamento a norma del Teatro Comunale ‘Umberto Giordano’. Ad aggiudicarsi i lavori è stata l’impresa ‘Edilcostruzioni srl’, per un importo di 266.121,50 euro, oltre gli oneri della sicurezza, già finanziato dall’assessorato al Bilancio. La procedura tecnica si è svolta nel pieno rispetto della tempistica programmata e degli impegni assunti, così come la consegna dei lavori sarebbe potuta avvenire con immediatezza, all’esito delle attività preliminari svolte dal consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale a seguito della richiesta di accertamento tecnico preventivo avanzata dall’impresa RA.CO., esecutrice dei lavori di restauro, che ha avanzato pretese risarcitorie per un importo di 4.3 milioni di euro. Se non fosse che l’inizio dei lavori è stato rinviato alla prima settimana di gennaio, data in cui il CTU si è impegnato a portare a termine l’incarico ricevuto. Il direttore dei lavori, l’architetto Giuseppe Casolaro, ha chiesto che non venisse modificato lo stato dei luoghi fino al completamento dell’accertamento tecnico preventivo. A tale richiesta, ritenuta legittima in punto di diritto dal CTU, si è associata l’impresa RA.CO.srl.
“Nel corso del precedente sopralluogo, tenutosi nel mese di ottobre alla presenza del CTU, non erano state sollevate obiezioni alla rapida conclusione delle prime attività peritali ed all’avvio delle opere di completamento. – ha commentato l’assessore alla Programmazione Pippo Cavaliere – A dimostrazione di un clima di proficua collaborazione finalizzato alla restituzione, prima possibile, del teatro alla cittadinanza. La premessa, ovvia, è che sarebbero stati adottati tutti gli accorgimenti necessari a non pregiudicare in alcun modo la verifica da parte del CTU delle pretese risarcitorie avanzate dall’impresa esecutrice. Siamo rammaricati per il mancato avvio dei lavori di completamento, non possiamo far altro che affrontare con ottimismo e spirito costruttivo l’ennesimo, speriamo ultimo, ostacolo frapposto alla conclusione di un appalto pubblico particolarmente complesso nel suo sviluppo – conclude Pippo Cavaliere – e siamo pronti a dar corso ai lavori un secondo dopo il deposito della perizia, previsto come detto per i primi di gennaio. La durata prevista dei lavori è di tre mesi”.
Sfuma così l’ipotesi di un Mongelli bis, che aveva fatto della questione del ‘Giordano’ uno dei cavalli di battaglia per la riconferma come primo cittadino del comune dauno. “Mi candido, ma solo se il Giordano apre entro gennaio” aveva detto. E che per la vicenda, qualche settimana prima, aveva ricevuto anche il provolone a forma di teschio dagli inviati di Striscia la Notizia, Fabio e Mingo.