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Assemblea Cia, Mastrosimone: “Agricoltura volano di sviluppo”

“Riorganizzare e riconvertire la produzione, favorire il ricambio generazionale, organizzare luoghi di concentrazione dell’offerta produttiva, collocare i prodotti su nuovi mercati e investire sui giovani che scommettono in agricoltura sono le priorità per pensare al futuro del settore primario lucano”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, intervenendo all’assemblea regionale della Confederazione italiana agricoltori in svolgimento a Policoro alla presenza del presidente nazionale dell’organizzazione di categoria, Politi. “Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata – ha spiegato l’assessore Mastrosimone – sta cercando di affrontare questo momento carico di problemi per il mondo agricolo, mettendo in campo azioni per offrire risposte immediate, anche attraverso gli strumenti finanziari definiti con Ismea e Abi (il fondo di garanzia, il fondo credito e la lettera di garanzia), per una dotazione di 16 milioni di euro complessivi. Stiamo lavorando – ha aggiunto – per mettere a disposizione degli imprenditori agricoli non solo risorse importanti finalizzate alla ricostruzione del potenziale agricolo e delle strutture aziendali danneggiate a seguito di calamità naturali, ma anche condizioni agevoli per accedere agli aiuti e per velocizzare le procedure di istruttoria. Sempre per andare incontro alle esigenze degli imprenditori agricoli, per non vanificarne i loro sforzi economici e con l’obiettivo di favorire gli investimenti nel settore, la Giunta Regionale ha varato il mese scorso un provvedimento che consente alle aziende che hanno aderito alla misura IV.8 del Por Basilicata 2000-2006 di completare, con risorse liberate, progetti non conclusi e progetti interessati da procedure giudiziarie”.

“Tra le azioni strategiche adottate dal Dipartimento – ha aggiunto l’assessore Mastrosimone – ci sono i Pif, strumenti per affrontare alcuni dei nodi strutturali ed economici che caratterizzano l’agricoltura regionale. L’obiettivo è favorire l’interazione tra gli attori pubblici e privati, al fine di creare una rete all’interno del sistema dell’agroalimentare, capace di produrre autonomamente meccanismi di sviluppo del territorio nell’ottica di un’agricoltura multifunzionale”. L’esponente dell’esecutivo regionale parlando della nuova Pac post 2013 ha puntualizzato che “le maggiori perplessità riguardano la definizione di agricoltore attivo, il greening, e in particolare, il sistema di vincoli su cui si propone di basare la componente ecologica dei pagamenti diretti, poco efficace rispetto all’effettiva capacità di remunerare la produzione di beni pubblici ambientali”. Mastrosimone auspica che “la riforma della Pac diventi più mirata e tenga nella giusta considerazione le specificità del mondo rurale, insieme all’esigenza di una semplificazione delle sue norme e dei controlli. Vanno accolte positivamente le novità della nuova programmazione 2014- 2020 – ha concluso – che riguardano il secondo pilastro: il potenziamento della competitività dell’agricoltura e la redditività delle aziende agricole, incoraggiando l’organizzazione della filiera agroalimentare, la gestione dei rischi nel settore e le crisi di mercato”.

 

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