Assemblea negata ai lavoratori USB di AqP
Duro comunicato dei lavoratori USB di Acquedotto Pugliese, dopo che è stata vietata la loro presenza all’assemblea negata. Questo il testo integrale
“Da metà dicembre, quando abbiamo iniziato il nostro percorso come USB in AQP sapevamo che avremmo dovuto superare ed, in alcuni casi, scardinare un “sistema” sindacale fatto di tavoli e tavolini più o meno riservati, di accordi ad escludere le RSU elette e di alcune segreterie (la s minuscola è voluta!) che in Acquedotto hanno come unica linea l’esclusione del dissenso, a cominciare dalla CGIL.
Sapevamo che, vista la nostra natura “conflittuale”, non avremmo avuto tappeti rossi. Sapevamo che parlare di Sindacato fatto dai Lavoratori, e non in una stanza di segreteria (più o meno rappresentativa), non avrebbe trovato l’approvazione dei segretari della Filctem. Sapevamo che chiedere i più elementari “diritti sindacali” avrebbe causato mal di pancia e ritrosia a chi è abituato a parlare d’altro.
Sapevamo che parlare, scrivere e verbalizzare di questioni lavorative ferme da diversi anni (basta leggere il verbale sottoscritto da USB e AQP in data 05/02 u.s.) avrebbe scatenato un pandemonio.
Ma … pensavamo che, di fronte alla libera scelta dei Lavoratori dell’AQP di aderire alla USB, si mettesse fine alla contrattazione al ribasso ed ai tavoli e tavolini lontani dai Lavoratori.
Pensavamo che chiedere il riconoscimento di un diritto, l’ASSEMBLEA SINDACALE, non scatenasse una tempesta. Pensavamo che ritornare a parlare con i Lavoratori (le ore di assemblea appartengono ai Lavoratori non all’azienda e/o alle segreterie sindacali) fosse una semplice richiesta da accogliere e che altre OO.SS. iniziassero anche loro a chiamare i Lavoratori e spiegare cosa fanno e, soprattutto, cosa sottoscrivono.
Pensavamo tutto questo ma … a volte la realtà è peggiore della fantasia. Come sapete l’AQP in data 11/02 ci ha negato l’assemblea. Che, sempre l’Aqp in data 12/02, per bocca del Direttore delle Risorse Umane si dichiarava disponibile entro la settimana a trovare una giusta soluzione ed aprire un confronto su corrette relazioni sindacali. Ma a noi non basta!
Riteniamo che i Lavoratori possano, anzi debbano, liberamente decidere da chi farsi rappresentare, debbano poter partecipare a tutte le assemblee sindacali, debbano ricevere informativa degli incontri sindacali, delle decisioni aziendali visto che non parliamo di un “baraccone” ma, di una azienda a totale capitale pubblico che produce servizi per la comunità pugliese, e non solo, e che non può più essere gestita alla stregua di una aziendina privata”.