Assemblea regionale Fidas a Barile
Il dono del sangue come solidarietà verso i più bisognosi e la programmazione per migliorare i dati associativi sono stati i temi portanti della trentaduesima Assemblea regionale Fidas di Basilicata, tenutasi a Barile domenica 10 aprile. La giornata è cominciata con la concelebrazione religiosa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, monsignor Gianfranco Todisco. Successivamente, il vice presedente nazionale Fidas, Antonio Bronzino, ha moderato gl’interventi di saluto del sindaco di Barile, Giuseppe Mecca; di Paolo Pesacane, assessore alle Politiche sociali della Provincia di Potenza; di Giuseppe Priore, presidente della Protezione Civile-Gruppo Lucano; di Rosa Viola, presidente dell’associazione Domos; di Reinaldo Figuredo Planchart, direttore, presso l’Onu, del Dipartimento globalizzazione e già ministro dell’Energia e degli Affari esteri della Repubblica del Venezuela e di Antonio Danzieri, medico trasfusionista del centro di Melfi. I lavori sono stati aperti da Rocco Francioso, presidente della Fidas Barile, il quale ha veicolato il messaggio positivo del dono del sangue a favore dei tanti bisognosi che ogni giorno sono ricoverati nei centri ospedalieri, provando la sofferenza. “La nostra fede è fondata sulla donazione del sangue – ha poi commentato monsignor Todisco – e chi dona non solo salva vite umane ma genera, attraverso l’attenzione che ha posto verso il fratello, una rete di volontariato, quel volontariato puro che non ha etichette ma che appartiene alla grande famiglia umana”. Una relazione morale della Fidas precisa e dettagliata è stata quella curata dal presidente regionale Paolo Ettorre ma, allo stesso tempo, vivace e con capacità critica, che ha scandito quanto fatto dalla Fidas nel 2010. La novità, invece, è stata letta nel capitolo della programmazione, risultata ricca di impegni come segnale forte di una Fidas Basilicata che esiste, che è capace di programmare e garantire i centri trasfusionali, nonostante nel percorso si siano incontrate delle difficoltà. “Abbiamo ottenuto ottimi risultati – ha commentato il presidente Ettorre – anche per le raccolte di plasma, con un incremento del 35 per cento. Sono state realizzate 80 iniziative promozionali, tra cui il concorso di Poesia Filippo Merlino, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la dedicazione del Santuario del Crocifisso di Brienza a Tempio del Donatore di Sangue. Abbiamo svolto attività di formazione per dirigenti e medici associativi, sia a livello regionale, sia nazionale, a Roma e a Milano. Con i giovani abbiamo organizzato un evento importante ospitando il meeting nazionale giovani Fidas a Matera lo scorso marzo, un realtà che continua a crescere e che è linfa vitale per la nostra mission, perché il ricambio generazionale è importante per garantire i livelli dell’autosufficienza”. Nella sua relazione, il presidente Ettorre ha anche espresso un giudizio su quanto dichiarato dal direttore generale del dipartimento Sicurezza sociale della Regione Basilicata, Piero Quinto, all’assemblea provinciale di Matera dell’Avis. “Non so se sono state affermazioni di circostanza – ha spiegato Paolo Ettorre – ma se fossero vere faremmo un passo indietro di 30 anni. La Fidas ha lottato per anni per togliere alla gestione privata i centri trasfusionali. Certamente non staremo zitti e fermi ad aspettare gli eventi ma chiederemo conto alle Istituzioni regionali di quanto affermato in una sede, tra l’altro, non istituzionale”. Sulla programmazione 2011, dalla Fidas è arrivato un impegno di raccolta del 15 per cento in più di sangue intero, e il raggiungimento di 500 unità di raccolta in aferesi. A chiudere la mattinata, gl’interventi di approfondimento medico scientifico del dottor Nicolò Pio Onorati, direttore sanitario Fidas Basilicata e del dottor Salvatore Accardo, presidente del comitato tecnico scientifico.
(Vito Sacco)