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Assestamento di bilancio in Regione

La crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo e che è innegabilmente di tipo entropico, capace cioè di far collassare il sistema senza modificarlo, ha portato tutti noi, e me in particolare, ad affrontare l’appuntamento dell’assestamento di bilancio con maggiore senso di responsabilità e pragmatismo indirizzando l’impegno più nella ricerca di soluzioni concrete, in risposta allo stato di bisogno della nostra comunità nei suoi vari segmenti, che in una mera contrapposizione politica che in questo momento oltre ad essere sterile non sarebbe compresa dai cittadini di Basilicata che ci guardano, nella nostra specificità di legislatori, speranzosi in una veloce ripresa – è quanto afferma il Consigliere Regionale del MPA Francesco Mollica.

Generalmente all’interno di un documento come quello dell’assestamento di bilancio che si sostanzia in un tecnico spostamento di cifre da un capitolo ad un altro e che, per effetto della legge regionale che lo approva, modifica la Finanziaria originaria che si vota generalmente nel mese di dicembre, antecedente all’anno di competenza, oltre all’inserimento di innovazioni ed istituzioni di nuovi capitoli che affrontano i problemi emersi nell’arco dell’anno e che vengono, attraverso istanze, poste all’attenzione del Consiglio regionale.

Ed è proprio su queste questioni che la Finanziaria (Assestamento di bilancio) prende anima e corpo sulle questioni che interessano categorie e comunità, siano essi istituzionali e non. Su queste questioni il Movimento per le Autonomie congiuntamente a IAL si è cimentato traducendo in emendamenti non solo l’esperienza maturata in alcuni settori ma anche facendosi portavoce delle legittime istanze che categorie hanno posto all’attenzione dei singoli consiglieri traducendo in legge e quindi in appostazioni anche economiche i problemi suddetti. Logicamente meglio sarebbe stato che queste problematiche potessero essere state oggetto di discussione direttamente nelle Commissioni competenti ma, per effetto di quelli che attualmente sono i ruoli fra Giunta e Consiglio, tutti i Consiglieri sono costretti a dover porre in sede di bilancio di tutto e di più. Su questo come Capogruppo del MPA, come componente dell’Intergruppo, congiuntamente ai colleghi Falotico e Navazio, ci siamo cimentati trovando un’apertura piena e totale da parte del Governo regionale ed in primis del Presidente De Filippo nel raccogliere, accettare ed approvare le proposte che responsabilmente abbiamo portato all’attenzione di una maggioranza che sempre più si sta aprendo, senza guardare alle provenienze di elezione, ma che guarda a risolvere i problemi della Basilicata in un momento dove la coesione, l’unità e la moderazione possono, anzi devono, essere il faro guida anche nell’esercizio del voto. Ed è pur vero che non basta aver votato favorevolmente un atto ritenuto politico, ma come detto prima principalmente tecnico, che di politico in questo momento ha solo l’obiettivo della salvaguardia della nostra Regione, per indurre i più a ritenerci organici alla maggioranza..

Non siamo in maggioranza, nè si può certamente affermare che siamo sulla stessa linea programmatica, ma solo propositivi in un ragionamento aperto che la maggioranza ha messo in campo accogliendo gli emendamenti da noi proposti. Certo, emendamenti di alto rilievo, alcuni dei quali personalmente pensavo, anche in virtù della notevole consistenza economica, venissero bocciati o ci venisse richiesto di trasformarli in ordini del giorno.

Uno di questi è quello del fondo di coesione acceso per 1 milione di euro, a fronte di alcun stanziamento iniziale, che permetterà ai Comuni, previsti dalla L.R. 10 del 2002, di chiudere i propri bilanci, compito a cui diversamente non avrebbero potuto ottemperare. Poi, per ristabilire un minimo di equità fra i cittadini a cui vengono stabilmente chiesti sacrifici e dove nel loro territorio insistono aziende che sfruttano le acque minerali pagando sinora una cifra irrisoria abbiamo proposto il raddoppio delle royalities. Anche emendamenti tecnici quale quello per la risoluzione del problema trasporto al Comune di Matera che se non approvato avrebbe portato ad una riduzione dei servizi in quella città, con conseguente licenziamento di almeno dieci persone. Ed inoltre accettate le nostre sollecitazioni con ODG sulle L.R. 23/99 e 25/2009, trasferimento di risorse ai Comuni che hanno dovuto affrontare spese straordinarie per l’emergenza neve, istituzione a breve dell’anno gesualdiano a Venosa, emendamento che prevede che le ex sedi delle disciolte ASL, previste all’interno della L.R. 12/2008 (Venosa e Montalbano), restino sedi dei distretti sanitari previsti nel nuovo Piano sanitario Regionale. Oltre a tutto ciò anche altri problemi sollevati che interessano questioni hanno trovato soddisfazione all’interno dello spostamento nelle tabelle allegate.

Per tutto ciò mi sento di poter affermare di aver agito secondo coscienza consapevole che l’accoglimento di tutte le proposte presentate indirizzavano verso un voto favorevole all’atto, nella sua interezza, non tralasciando le ricadute positive che le proposte comportano in termini di opportunità lavorative, di posti salvaguardati e di tutela delle fasce più deboli. Come si fa a non votare un assestamento che oltre a tutto ciò, prevede il blocco del rilascio di nuove autorizzazioni per estrazioni petrolifere, tema che da anni mi ha visto protagonista in prima linea di battaglie ambientaliste e motivo di opposizione in Consiglio? E, nell’ambito della spending review, la dichiarata volontà di sopprimere enti doppione e tagli ai costi del personale?

 

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