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Assestamento di bilancio, occasione per tutelare i cittadini

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Francesco Mollica del Movimento Per le Autonomie nel presentare gli emendamenti all’assestamento di bilancio. Vari sono i temi che il consigliere ha affrontato con la stesura degli emendamenti: dalla sanità alla formazione, dalla regolamentazione dei saldi alla tutela del territorio ed al Piano casa. Per quanto riguarda la sanità l’attenzione è stata diretta a rimuovere quelle previsioni, proposte nell’attuale stesura dell’assestamento, dalla cui applicazione discenderanno ripercussioni in danno al cittadino. La situazione sanitaria della nostra Regione, per alcuni aspetti, si presenta già abbastanza precaria e complicata, occorre quindi eliminare quelle norme che, come l’art. 8, incideranno sui tempi di esecuzione delle visite, ad esempio quelle fisiatriche, e che genereranno il rischio di concorrenza sleale legata alla limitazione di prescrivibilità a favore solo dei medici specialistici.

Inoltre, attraverso questi emendamenti si vuole evitare che una serie di prestazioni vengano escluse dal SSN, sia perché tale scelta non ha alcun vantaggio dal punto di vista della finanza pubblica, dal momento che le prestazioni che dovrebbero essere escluse hanno un incidenza risibile sul FSR, ma soprattutto perché essendo prestazioni impiegate dalle fasce più deboli, anziani (per quelle antidolorifiche) e minori (per la logopedia).

La proposta quindi di eliminare tale norma è diretta ad evitare che con essa si venga ad arrecare un danno alla società, colpendo le fasce più deboli e imponendo il ricorso a prestazioni più costose. La materia sanitaria inoltre è stata sfrontata anche per altre questioni: il ticket per l’assistenza farmaceutica, chiedendone la soppressione o almeno la riduzione; questioni più strettamente amministrative, la richiesta di commissariamento delle due aziende sanitarie (ASP e ASM) in forza del mancato pareggio di bilancio e la proposta di prevedere un rimborso spese e non dei compensi per i componenti del Consiglio di indirizzo e verifica dell’IRCCS-CROB, proposta questa in linea con l’andamento generale nazionale e con la fervente richiesta alla politica di adottare atti conseguenti alla situazione economica di crisi del Paese.

Diverso fondamento hanno invece altri due emendamenti, rispettivamente su Metapontum Agrobios s.r.l. e sulla modifica alla legge regionale sul riordino del sistema formativo. Infatti entrambe le questioni meritano di essere trattate in una sede ad hoc, attraverso la predisposizione da parte della Giunta di appositi DDL, che consentano le riflessioni e le valutazioni più opportune per la soluzione delle questioni connesse a tali argomenti.

Per quanto attiene l’emendamento presentato per la regolamentazione dei saldi, partendo dal presupposto che quanto riportato nella Delibera di Giunta discende dalla decisione assunta in sede di Conferenza delle Regioni in merito alla data di inizio e di fine dei saldi uniforme per tutte le regioni, e considerato che al momento le regioni limitrofe non hanno ancora ottemperato a tale impegno, si ritiene che la scelta migliore e più vantaggiosa per la nostra economia, anche al fine di evitare un esodo verso le regioni limitrofe, sia quello di mantenere lo stato attuale delle cose, rinviando la modifica a quando anche le altre regioni provvederanno in tal senso.

L’attenzione del Consigliere si è inoltre concentrata sulla crisi dell’intero settore edile che subisce una grave paralisi ed a un decremento dell’attività, da imputarsi certamente alla situazione generale del Paese ma soprattutto alle mancate iniziative, anche normative ed amministrative, tese ad incoraggiare la ripresa.

In particolare, l’emendamento di modifica dell’art. 44 della Legge regionale n. 23 del 1999 parte dalla constatazione che la maggioranza dei Comuni della nostra regione sono obbligati al blocco dell’attività edilizia derivante dall’applicazione del testo Unico, proprio per questo attraverso la modifica si mira ad accelerare realmente l’adozione da parte dei Comuni di quegli atti in materia edilizia imprescindibili per la ripresa dell’edilizia e dello sviluppo e crescita dell’economia regionale. Con il medesimo obiettivo si è presentato l’emendamento sul Piano casa regionale che, fino ad oggi è rimasto totalmente inutilizzato e destinato, se non si procede alla proroga della sua validità temporale, a rimanere lettera morta.

L’inadeguatezza del nostro Piano Casa, come di quello di quasi tutte le regioni, è da imputare sia per i limiti che per le difficoltà interpretative che presenta. Pertanto si è proposta una modifica degli artt. 2 e 3 che, oltre a prevedere accanto agli edifici residenziali, anche quelli per civile abitazione, ne fornisce la specifica nozione data dal Consiglio di Stato, risolvendo una diatriba interpretativa scaturita dalla circolare della regione Basilicata che, del tutto arbitrariamente, ha scelto di porre dei parametri avulsi da qualsiasi riferimento legislativo.

Inoltre si è proposta la ricomprensione negli spazi su cui effettuare gli interventi straordinari anche i porticati condominiali ed non ed inserendo tra le destinazioni d’uso anche le unità ad uso diverso della abitazioni e si è inserito anche il discorso relativo ai divieti di realizzazione di alcuni interventi nelle aree non normate dai Piani paesistici. L’assestamento di bilancio deve essere un’occasione per garantire al cittadino la tutela dei propri diritti o, quantomeno, per arginare quelle situazioni che, se tralasciate, potrebbero danneggiare i cittadini.

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