Asta annuale della razza Podolica, i torelli selezionati da ANABIC suscitano interesse e ammirazione
Asta bagnata asta fortunata. È questa la sintesi della 28ma asta della razza Podolica che si è svolta il 9 maggio scorso presso il Centro Genetico ANABIC (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) di Laurenzana, in provincia di Potenza. Dopo mesi di grave siccità infatti, una salutare e copiosa pioggia ha finalmente bagnato la Basilicata ma non ha scoraggiato i numerosi allevatori provenienti dalla regione, così come dalla Calabria, dalla Puglia e dalla Campania.
L’Asta, organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata e da ANABIC, ha contato la partecipazione di 17 vitelli di razza Podolica che hanno superato la prova di performance test: quasi tutti sono stati i soggetti venduti a prezzi molto interessanti che hanno toccato l’apice di 4mila euro con un torello acquistato da un allevatore di Potenza.
“Siamo soddisfatti – dichiara il direttore di ANABIC, Stefano Pignani – perché anche quest’anno, con l’acquisto di quasi tutti i capi proposti e la numerosa partecipazione degli allevatori, l’Asta annuale ha goduto della giusta valorizzazione mettendo a disposizione delle aziende il meglio della selezione condotta presso il nostro Centro genetico di Laurenzana dove, anche grazie all’importante contributo del ministero dell’Agricoltura, si svolgono le valutazioni dei migliori riproduttori maschi”.
I bovini di razza Podolica vengono allevati nelle regioni del Centro e Sud Italia e più precisamente in Abruzzo, in Molise, in Campania, in Calabria, in Basilicata e in Puglia. Complessivamente, alla data del 31 dicembre 2023 si contavano 1043 allevamenti con una media di capi allevati/azienda di circa 36 unità per una presenza globale 37.312 capi, di cui 485 tori e circa 23mila vacche per la maggior parte presenti in Basilicata e Calabria. I vitelli vengono allevati quasi completamente allo stato brado o semibrado con un importante ricorso alla transumanza e successivamente venduti ad allevamenti da ingrasso in tutta Italia.
“La Podolica è una razza autoctona italiana, emblema della biodiversità delle regioni del Sud Italia – continua Pignani – Per questo è importante salvaguardarla attraverso un’attività di miglioramento genetico che ne valorizzi le caratteristiche di sostenibilità, rusticità e versatilità e che rappresentano un grande valore per la tutela dell’ambiente e il presidio di territori difficili spesso svantaggiati. Il mercato non riconosce ancora adeguatamente queste peculiarità e a soffrirne è il reddito degli allevatori a cui auspichiamo venga riconosciuto a breve un sostegno pubblico che compensi almeno in parte questa mancanza”.
La quasi totalità delle macellazioni e delle vendite di carne di razza Podolica si registra nel Sud Italia dove diverse cooperative di allevatori sono impegnate nella lavorazione e nella commercializzazione. Non più tardi del 2018 è stato approvato il Disciplinare Sqnz (Sistema di qualità nazionale zootecnica) del bovino Podolico allevato al pascolo come marchio di qualità nazionale che, oltre a essere sostenibile, garantisce alla carne prodotta elevate caratteristiche nutrizionali in termini di ridotto contenuto di colesterolo, alta presenza di acidi grassi polinsaturi e Omega 3.