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Atreju, i giovani contro il nulla

Atreju, nata nel 1997 con l’allora Azione Giovani, è oggi la più importante manifestazione giovanile d’Italia ma anche l’appuntamento che apre la stagione politica nazionale. Conclusasi ieri è stata come ogni anno una festa di parte ma non di partito, dove non ci sono state esclusioni di sorta ma solo spazio per tutti quei giovani animati da gioia, partecipazione e anche un po’ di irriverenza, che vogliono rendersi protagonisti del loro futuro, impegnarsi per capire e cambiare quello che del nostro amato Paese non va.

Atreju, come è stato detto trasversalmente, da Storace a Pisapia a cardinal Ruini, è stata la festa di quelli che si ribellano all’antipolitica dei cabarettisti e che insegnano che vive nei luoghi comuni chi crede che i giovani siano senza interessi e senza passioni.

Gli ospiti sono stati i più vari: politici, scrittori, giornalisti, esponenti della Chiesa e del mondo dello Spettacolo che si sono confrontati con una vasta gamma di argomenti. Il tema cardine è stato il disagio delle nuove generazioni che pagano anni e anni di mal governo rischiando di “avere un giorno una pensione da fame” come afferma lo stesso Ministro Meloni chiedendo al Premier misure che ci tutelino.

Giovani che sono a conoscenza del debito estero, della crisi economica che ci investe, ma non per questo protestano, anzi, propongono e organizzano, per poter gestire da soli il loro destino.

Ieri poi, ha concluso la kermesse il segretario del Pdl Alfano sottolineando che sono gli ideali a mandare avanti il Pdl. Un messaggio questo da sempre caro alla destra giovanile.

Il ministro della gioventù Meloni che ha organizzato l’evento ha più volte ribadito l’importanza dei valori per dei giovani che si fanno largo nel futuro. Tutti gli ospiti, infatti, sono stati chiamati a rapportarsi con le proposte del movimento giovanile che chiede meno assistenzialismo e più meritocrazia, a tutti i livelli.

Varie le risposte come varie , del resto, sono state le personalità sul palco di Atreju, ma il nocciolo è sempre lo stesso, ogni anno da tredici anni.

Il nocciolo è Bastian: il giovane sognatore che alimenta il mondo di Fantasia e riesce poco a poco a sconfiggere le forze del nulla. Atreju? Il nostro indispensabile mezzo.

Così ieri la Giovane Italia di Matera ha salutato le nobili tribune romane.

Ora è tempo di tradurre proposte e valori in battaglie e azioni in difesa di un territorio troppo spesso assente nei dibattiti nazionali.

Antonio Latorre SEGRETERIA PROVINCIALE GIOVANE ITALIA MATERA

Davide Contini SEGRETERIA CITTADINA GIOVANE ITALIA MATERA

 

 

 

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