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Atteso in giornata il parere del comitato di Via regionale sul progetto del gasdotto nel Salento

gasdottoPotrebbe arrivare in giornata l’atteso parere del comitato di Via regionale sul progetto Tap. Oggi, infatti, è in programma una riunione conclusiva dei tecnici e degli esperti, al termine della quale potrebbe venir fuori il giudizio tecnico sullo studio di impatto ambientale e sociale presentato da Tap al Ministero dell’Ambiente nel settembre scorso. Anche se il parere del comitato regionale è obbligatorio ma non vincolante ai fini della Via, sarà comunque decisivo in quanto servirà a definire la posizione politica della Regione sulla proposta progettuale della multinazionale che prevede l’approdo del gasdotto lungo la costa melendugnese.

Come annunciato dall’assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini, in occasione dell’incontro pubblico tenuto a Lecce a fine dicembre, il parere sarà infatti ‘ratificato’ in un atto politico-amministrativo della giunta. Entro la fine di gennaio, poi, sulla questione si esprimerà il Consiglio regionale; se il parere tecnico del comitato dovesse risultare negativo, la Regione dovrebbe assumere una posizione di contrarietà rispetto al progetto con approdo a San Foca. Nel suo giudizio, il comitato terrà conto anche delle controdeduzioni inviate al Ministero dell’Ambiente da comitati e associazioni, e del contro-rapporto di Via redatto dalla commissione comunale di Melendugno. Il parere definitivo della commissione nazionale di Via è atteso, invece, per il mese di maggio.

Intanto monta la protesta. Il comitato No Tap continua a chiedere alla Regione di impugnare la legge di ratifica dell’accordo intergovernativo sul Tap. A sollecitare il ricorso alla Corte Costituzionale ci sono anche i parlamentari del M5S, che insieme ai colleghi di Sel si sono opposti in Parlamento alla ratifica dell’accordo. Gli ambientalisti, invece, si appellano ai rigidi vincoli imposti dal Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr), per scongiurare la realizzazione del gasdotto nel Salento. In una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente Nichi Vendola e alla sua giunta, il ‘Forum ambiente e salute’ ha evidenziato l’incompatibilità del progetto rispetto ai vincoli imposti dal Piano, chiedendo, quindi, alla Regione, di non concedere deroghe per la realizzazione di gasdotti, né a San Foca, né a Otranto.

 

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