Aumento casi Covid nel Lagonegrese, i consiglieri di “Cantiere Lagonegro” sollecitano intervento per la corretta gestione dei pazienti nel Pronto Soccorso cittadino
I Consiglieri Antonio Brigante e Concetta Iannibelli del gruppo consiliare Cantiere Lagonegro, preoccupati per l’aumento dei casi COVID che interessano il Lagonegrese, hanno sollecitato un intervento organico per la corretta gestione dei pazienti che gravitano sul Pronto Soccorso, inoltrando una nota al Presidente della Regione Bardi, oltre che all’Assessore Regionale alla Sanità Rocco Leone, al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Lagonegro Dott. Antonio Gagliardi ed al Sindaco Maria Di Lascio e all’assessore alla sanità Francesco Fucci.
“Nell’attuale fase emergenziale si registra un notevole aumento di sospetti casi COVID nel territorio del Lagonegrese e tale situazione pone, per la sua centralità e professionalità, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lagonegro, quale meta per tantissima gente con sintomi di possibile contagio COVID, per una giusta accoglienza, pur se non adeguata al trattamento dei pazienti sintomatici. – hanno detto – L’aumento dei casi che gravitano su Lagonegro, costringe, per dovere professionale, il personale ad eseguire con urgenza tamponi rapidi per verificare se il paziente con sintomi risulti essere positivo al test, i tamponi vengono eseguiti utilizzando un unico macchinario, che per ogni esame diagnostico necessita oltre due ore e mezza, costringendo ogni paziente ad attendere molte ore nelle stanze del Pronto Soccorso. Il Pronto Soccorso non ha un’area apposita e distinta per i pazienti COVID rispetto agli ambienti dove sono trattati pazienti con altre patologie: il rischio è elevatissimo, possono aumentare a dismisura i contagi tra utenti e dipendenti proprio all’interno del Presidio Ospedaliero, il P.S. ha dovuto, in emergenza e senza alcuna programmazione nei mesi precedenti, adeguare una stanza per il trattamento dei pazienti sospetto-Covid e predisporre un percorso (non sappiamo quanto adeguato) per la loro entrata ed uscita, ed allocato negli stessi ambienti dove vengono trattati i pazienti affetti da altre patologie. I reparti dell’Ospedale di Lagonegro non sono dotati di aree COVID, né le poche stanze adibite all’accoglienza dei pazienti sospetti, hanno i requisiti dettati dall’emergenza epidemiologica non esiste un protocollo emergenziale adeguato alla struttura, neanche per la gestione dei dispositivi di sicurezza”.