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Aumento delle prenotazioni nel Salento per le festività pasquali

Incremento del 4% nelle prenotazioni rispetto al 2010; masserie in testa alle scelte, mentre per gli alberghi vince il binomio sport-benessere. Il Salento cresce, nonostante il calo dei flussi a livello nazionale. E’ questo il dato che emerge dall’ultima osservazione del Progetto Monitor dell’Apt di Lecce. Numeri ancora una volta in controtendenza, quelli che accompagnano le previsioni sui flussi turistici nel Salento per le imminenti festività pasquali. L’incremento registrato è infatti pari al 4%, a fronte di un dato complessivo di -5,2 sul territorio italiano nell’indagine condotta dall’Istituto ACS Marketing Solutions per conto di Federalberghi. Un calo dei flussi, quello nazionale, che segna una battuta d’arresto nella capacità di spesa degli italiani che va oltre ogni più nera previsione: il giro d’affari è infatti stimato da Federalberghi in meno 19%. Il Salento non solo conferma il trend positivo degli anni scorsi ma, soprattutto, spalma in maniera omogenea i flussi su tutto il territorio provinciale. Lecce città d’arte in prima fila, Santa Cesare in crescita, ma è l’entroterra che emerge con forza dall’indagine.

La rilevazione prevede una divisione del Salento in quattro aree: Lecce e hinterland; Porto Cesareo-Gallipoli-Ugento-Nardò; Salve-Leuca-Tricase-Santa Cesarea Terme; Otranto-Melendugno-Maglie-Grecìa Salentina. All’interno delle aree è stato individuato un panel di 16 agenzie viaggi e 90 strutture ricettive, suddivise in alberghi, campeggi, agriturismi, bed & breakfast, case vacanze, per un totale di 6.206 posti letto pari a circa il 10% della ricettività del Salento.

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