Autismo, il centro “Early Start” di Chiaromonte è un fiore all’occhiello della Basilicata
Continua l’attenzione dell’eurodeputata del Gruppo Ecr-Fratelli d’Italia Chiara Gemma sui temi dell’autismo e dell’inclusione. “Oggi – scrive in una nota – voglio soffermarmi sull’innovativo Centro Early Start Denver Model di Chiaromonte (Potenza) che da alcuni anni opera in Basilicata per assicurare un programma di intervento precoce per i bambini in età prescolare che hanno disturbi dello spettro autistico.
In qualità di componente dell’Intergruppo parlamentare sulla disabilità, del Forum europeo sulla disabilità e di Autism Europe, intendo occuparmi di questa struttura d’eccellenza per mettere in evidenza il prezioso lavoro che viene svolto a favore dei bambini e delle loro famiglie.
Si parla troppo spesso di ritardi e assenze nelle regioni del Mezzogiorno e poco delle tante eccellenze che anche al Sud sono presenti. Il Centro Early Start di Chiaromonte sfata questo luogo comune e dimostra che anche al Sud ci sono realtà di altissimo profilo e di grande efficienza (il presidio accoglie bambini fino a 48 mesi di età che hanno già ricevuto una diagnosi di autismo, insieme ai loro genitori).
La struttura – sottolinea l’on. Gemma – è doppiamente qualificata e importante perchè è stata promossa dalla Fondazione lucana ‘Stella Maris Mediterraneo’ sulla base di un Protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata e il centro di ricerca universitario Irccs ‘Stella Maris’ di Calambrone (Pisa) ed opera in stretta collaborazione con l’Asp di Potenza.
E anche perchè innesta i protocolli e la ricerca italiana e lucana sul modello evolutivo a base socio-relazionale per l’intervento precoce Esdm (Early Start Denver Model) che è stato sviluppato negli Stati Uniti fin dal 1981 all’interno dei programmi per le disabilità e l’autismo dell’Università del Colorado Health Sciences Center. Ma non è finita – conclude l’eurodeputata – il Centro di eccellenza lucano, che ha accolto finora 180 bambini e le loro famiglie ed è uno dei pochi in Italia di questo tipo, è un esempio concreto e virtuoso di migrazione sanitaria verso il Sud e non verso il Centronord, in quanto accoglie bambini sia dalla Basilicata che da altre regioni meridionali e italiane.
Un esempio che valorizza la Basilicata degli ultimi anni che si evolve, cresce e rafforza sempre di più le sue performance e le sue peculiarità positive”.