Automotive: si completa la partita dei Cluster regionali
Giunge a completamento la fase di costituzione dei cinque cluster individuati dalla Regione Basilicata nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente, che definisce le aree a cui fanno riferimento le azioni e gli interventi contemplati nel Programma Operativo regionale FESR 2014-2020 Basilicata. Nei giorni scorsi, infatti, è stato aggiunto l’ultimo tassello nella Smart Specialization Strategy con la costituzione giuridica del Cluster Lucano Automotive “Fabbrica Intelligente ETS”. Alla presidenza è stato confermato Antonio Braia, presidente della sezione Industrie Meccaniche, Elettriche ed Elettroniche di Confindustria Basilicata.
Nata un anno fa con lo scopo di associare e creare sinergie virtuose tra imprese, università, centri di ricerche lucani per una collaborazione finalizzata a stimolare la crescita economica sostenibile del settore automotive, l’Associazione, oggi, consolida la propria presenza sul territorio con diversi tipi di attività: promuove la ricerca e lo sviluppo, la formazione e il trasferimento tecnologico nel settore; stimola l’aggregazione di soggetti pubblici e privati sui temi specifici; favorisce la formazione specialistica; promuove e mantiene i contatti con altri consorzi, imprese, associazioni ed enti nazionali e internazionali per la creazione di partenariati di tipo scientifico, tecnico e la promozione e la realizzazione di programmi e progetti comuni.
Favorisce, inoltre, l’aggregazione dei soggetti al fine cogliere le opportunità offerte dalla politica di coesione 2014-2020 e dai fondi a gestione diretta della Commissione Europea. “Un modello virtuoso di sinergie interdisciplinari – ha commentato il presidente Antonio Braia – per mettere a valore le competenze di ognuno dei soggetti coinvolti e far riconoscere l’alta specializzazione delle nostre aziende, manufatturiere e di servizi, nei mercati nazionali e internazionali, potenziando, così, la competitività non solo delle imprese che operano in uno dei settori maggiormente significativi dell’economia lucana, ma più in generale dell’intero territorio”.