Avviata la class action della Confconsumatori per rimborso quota TARI relativo alla mancata distribuzione dei sacchetti per i rifiuti solidi urbani
È partita la class action della CONFCONSUMATORI di ALTAMURA tesa a richiedere al Comune di Altamura il rimborso per le quote T.A.R.I. relativamente alla mancata distribuzione dei sacchetti dei rifiuti solidi urbani. Nell’istanza si domanda la restituzione, aumentata degli interessi legali, degli importi illegittimamente versati per il periodo che parte dalla data di notifica della richiesta andando a ritroso nel precedente quinquennio.
Secondo l’art. 15 del Capitolato d’appalto stipulato tra la Tra.De.Co. srl ed il Comune di Altamura, la ditta appaltatrice ha l’obbligo di distribuire ogni bimestre 60 sacchetti in polietilene per ogni utenza. Sta di fatto che ormai da anni tale servizio di distribuzione non viene effettuato o viene effettuato saltuariamente, in forme che non soddisfano i bisogni dei cittadini o creano disagi ormai intollerabili.
Di tale deficienza il Comune era già stato messo a conoscenza con una nota dalla CONFCONSUMATORI di ALTAMURA, a firma del Presidente Michele Micunco, in data 22 maggio 2013. A conferma si ricorda che anche lo stesso ente si è reso conto della carenza nel servizio tanto che aveva emesso l’Ordinanza-Ingiunzione n. 129 del 30 maggio 2013 con la quale contestava alla ditta proprio la mancata distribuzione dei sacchetti per i rifiuti, comminando le sanzioni previste per tali casi di inadempienze. L’Ordinanza, pur opposta dalla Ditta, è stata confermata dal Giudice di Pace di Altamura che ha rigettato l’opposizione con Sentenza del 02 Ottobre 2015. Ed ancora lo stesso Comune di Altamura con l’Ordinanza Sindacale n. 85 del 29/09/2016 ha imputato, sempre alla stessa ditta appaltatrice del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, le inadempienze in ordine alla distribuzione dei sacchetti decurtando il pagamento mensile alla Tra.de.co S.r.l. del corrispettivo relativo al costo dei sacchetti e del servizio non effettuato per la somma di Euro 30.433,33. Tale somma deve quindi tornare ai cittadini perché è stata illegittimamente versata per un servizio di cui non hanno mai usufruito.
“È evidente -ha affermato il presidente della CONFCONSUMATORI di ALTAMURA Michele Micunco- che la quota T.A.R.I. pagata dagli utenti per i sacchetti, perlomeno e sicuramente nell’ultimo quinquennio, non ha avuto alcun riscontro effettivo di servizio. Ovviamente il tutto ha causato disagi ed ulteriore spesa negli stessi cittadini che sono stati costretti ad acquistare con aggravio di spese e disagi, ciò che già avevano pagato. Anche questa richiesta si pone a difesa degli interessi dei cittadini e si inserisce tra le tante battaglie che la nostra associazione conduce da anni per denunciare le carenze ed i disservizi sul problema rifiuti. Ricordiamo che già nel 2011 consegnammo al Comune di Altamura oltre 2500 firme per mettere in evidenza il problema, ma allora nulla fu fatto a riguardo. Ora invece -avverte Micunco- abbiamo intenzione di andare fino in fondo ed arrivare anche alle opportune vie giudiziarie con azioni singole o collettive per il recupero del dovuto.”
Pertanto invitiamo tutti i cittadini intestatari dell’utenza a recarsi presso l’ufficio della CONFCONSUMATORI di ALTAMURA in Via Griffi 14, angolo Corso Umberto, con la copia dell’ultima cartella T.A.R.I. ed un documento di identità il martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 21.00 per sottoscrivere la loro richiesta.