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Aziende in crisi, scatta l’allarme sociale

Sono innumerevole le aziende lucane in crisi e migliaia dipendenti guardano al futuro con pessimismo con aziende in cassa straordinaria o in mobilità a qualcuna che ha già chiuso. La Basilicata insomma, una regione che si sta spopolando e impoverendo, dove il lavoro è diventato difficile da reperire e difficile da tenere. Il problema maggiore nasce dallo stand-by dei vari settore. Su questo fronte Giuseppe Giordano, segretario dell’Uglm Basilicata lancia l’allarme: “Alcuni lavoratori non hanno più i soldi per pagare i mutui delle case e le banche gliele stanno pignorando. E ci sono ditte che non pagano da 5-6 mesi. E in queste condizioni, le persone non denunciano queste situazioni: sono disposte a lavorare anche senza percepire un soldo pur di mantenere l’impiego. E ci sono tanti lavoratori che non hanno i soldi per pagare il pulmino per mandare i figli a scuola. È un disastro”. E’ preoccupatissimo il segretario dell’Uglm, Giordano. “Sono preoccupato non solo per il settore metalmeccanico, ma per l’economia della regione. Qui chi perde il lavoro non lo trova più. I giovani cercano fortuna all’estero e l’aumento dell’età pensionabile non farà che aggravare la situazione: ci troveremo, cioè, fra qualche anno con 65enni al lavoro e 35enni a casa. Si salta una generazione di lavoro e di pensionati per non parlare delle donne che sono in mobilità: al termine non troveranno più un lavoro e non andranno più in pensione. Cosa faranno? Dove andranno a mangiare? Chi avrà oltre 50 anni la maggior parte di loro, chi le prenderà ancora? E tirare diventa molto dura. A questo punto andranno dai Comuni a chiedere un sostegno. Il danno è che chi perde il lavoro non lo trova più”. Per il segretario regionale Uglm, Giordano, quindi “siamo di fronte a un allarme sociale che si fa sempre più impellente col passare del tempo e speriamo bene, ma non sarà facile nella nostra regione Basilicata uscire indenni da questa situazione”.

 

 

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