Baby gang incendiaria responsabile del rogo all’ex Centrale del Latte di Matera
La Polizia di Stato ha scoperto gli autori dell’incendio doloso che la mattina del 5 luglio scorso è divampato nell’ex “Centrale del latte” di viale delle Nazioni Unite a Matera. L’episodio aveva suscitato preoccupazioni ed illazioni in molti che avevano pensato ad un gesto intimidatorio. A sorpresa, l’indagine della Squadra Mobile ha individuato i responsabili del rogo in una banda di ragazzini di 11 anni, che non si erano resi conto della pericolosità del gesto e del grave danno provocato.
Gli investigatori sono giunti a loro grazie ad una telecamera privata di videosorveglianza posta poco distante dall’edificio dell’ex Centrale che aveva ripreso alcuni ragazzini nei momenti di poco precedenti e successivi all’incendio. Alcuni di essi sono infatti risultati testimoni di quanto accaduto ed hanno permesso di risalire a quattro ragazzini di 11 anni che, stando alla ricostruzione, hanno compiuto l’azione per gioco.
Mentre due di essi hanno atteso all’esterno facendo da palo, gli altri due sono penetrati all’interno dei locali in disuso ed hanno appiccato il fuoco spargendo della benzina sul materiale accatastato. Materiale evidentemente altamente infiammabile poiché ha preso subito fuoco estendendosi in breve all’intero edificio e minacciando i serbatoi di carburante di una vicina stazione di servizio.
Per fortuna i ragazzini sono riusciti ad abbandonare i locali in fiamme indenni. Due di essi, gli autori materiali del reato, che appartengono ad una famiglia disagiata, si erano resi protagonisti di un altro incendio che avevano appiccato un mese prima ad un’altra struttura pubblica.
Dalle confessioni fatte in Questura è emerso che avevano in animo di mettere a fuoco una scuola elementare ed un asilo, dove avevano già portato e nascosto alcune bottiglie di benzina poi ritrovate dai poliziotti. I quattro giovani autori del fatto, essendo minori di 14 anni, non risponderanno del reato commesso di in quanto per la legge non imputabili. L’esito dell’indagine è stato riferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza.