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Bagno di folla ieri sera al Fortino Sant’Antonio di Bari

L’animo vivace di espositori e venditori continuerà a caratterizzare l’ex Mercato del pesce: l’edificio di piazza del Ferrarese conterrà, nell’ambito del polo delle arti contemporanee, un grande spazio dedicato ai prodotti tipici agroalimentari ed enogastronomici e allo street food, salvaguardando e valorizzando così le funzioni mercatali di un luogo che per Bari è sempre stato di conoscenza e d’incontro, di scambio e socialità. Aspetti emersi tutti chiaramente ieri nel corso del talk show ‘Il mercato si fa strada’, promosso da ‘Le Muse Curiose’, l’associazione culturale costituita nel 2012 sulla base di un’idea di Raffaella Daloiso e Mariavaleria D’Agostino.
Al centro del dibattito tenutosi nel Fortino di Sant’Antonio, a cui ha partecipato un foltissimo numero di baresi, l’importanza sociale, culturale ed economica dei mercati. “Il mercato è da sempre luogo che esprime l’identità di una città e – ha spiegato la presidente Daloiso, aprendo il dibattito – nel suo essere un po’ culla della cultura e teatro di strada, fatto di suoni, luci e colori, va assolutamente salvaguardato e siamo certi che l’amministrazione cittadina non vorrà sottrarsi a questa richiesta così diffusa”. “Ne abbiamo tenuto conto e siamo a lavoro per ridare vita al mercato – ha rassicurato Silvio Maselli, assessore comunale alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del Programma – per farne un polo attrattivo di Bari, come il mercato della Boqueria lo è per Barcellona. Prodotti tipici e street food saranno protagonisti al piano terra, mentre ai piani superiori spazio espositivo, laboratori e roof garden consentiranno di ospitare incontri, vernissage, proiezioni, ascolti musicali ed eventi vari. Ci vorranno pochi mesi per bandire la gara e due anni, a partire dal prossimo gennaio, per completare i lavori dell’edificio dell’ex Mercato del pesce. Il progetto di Polo del contemporaneo è interamente finanziato dalla Regione Puglia a valere su fondi di coesione e sviluppo ai sensi dell’accordo di valorizzazione sottoscritto dal presidente Vendola, dal Ministro Franceschini e dal sindaco Decaro il 23 febbraio scorso”. “La scelta di unire mercato e spazio espositivo – ha aggiunto Eugenio Di Sciascio, Rettore Politecnico di Bari – è un progetto interessante per la nostra città che finalmente sta uscendo dalla ‘maledizione del provincialismo’. È un bene che nel progetto di sviluppo si tenga conto di alcune parti della città che erano state dimenticate”. “E’ opportuno che si discuta di questi temi con i cittadini tenendo presente che la storia di quei luoghi – secondo Giuseppe Carlone, storico dell’Urbanistica – ci parla ancora oggi di socialità e identità”. “Un fatto economico e sociale dal quale non bisogna sfuggire nel porsi – ha concordato Vito Albino, docente di Gestione dell’Innovazione Politecnico di Bari – il problema dello sviluppo cittadino e nel risolvere i conflitti tra differenti visioni”. “Occorre quindi imparare dagli errori del passato, come quelli evidenziati dalla realizzazione del Piano Urban, e tener ben presente che nel ridisegnare la città – ha detto Fiammetta Fanizza, docente di Sociologia Università di Foggia – si dovrebbe avere orecchio per capire come le persone vogliono vivere Bari”. “Di sicuro il percorso intrapreso porterà un contributo innovativo, sviluppando la cultura alimentare a partire dal mercato che contiene già – per Rossana Carullo, docente di Architettura degli Interni e Design Politecnico di Bari – gli elementi base per l’espressione della cucina italiana e che potrà solo arricchirsi grazie a un sapiente uso del food design”. “Penso così ad un luogo che sia anche strumento di educazione e promozione – ha raccontato Renato Morisco, imprenditore e tecnico culinario – di modelli di produzione e di consumo alimentare, di quella sana alimentazione che a partire dall’olio e dagli altri nostri prodotti tipici e di qualità dovremmo sempre più condividere oltre che esportare”. “Il tutto senza dimenticare che ormai la qualità è strettamente legata al biologico e che – ha concluso Gianluca Sambati, imprenditore (Bioessenza Bari) – queste eccellenze per essere davvero conosciute dovranno avere un posto centrale all’interno del nuovo mercato”.
‘Il mercato si fa strada’, apertosi con una performance di Maria Giaquinto e Giuseppe De Trizio del gruppo di musica popolare ‘Radicanto’, si è concluso con la distribuzione di frutti e verdure, la degustazione di vini e oli biologi e l’estrazione di due biglietti con data aperta per l’Expo 2015. Il dibattito è stato condotto da Annamaria Ferretti, direttora di ILikePuglia. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Bari, Assessorato alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del Programma, dall’Associazione Mogli Medici Italiani/sezione Bari e da Inner Wheel Bari. E’ stato organizzato da Apulia2Meet by Meeting Planner e realizzato con il supporto tecnico di: Azienda Agricola Biodinamica Lacalamita Rosa – Barili – Biocantina Giannattasio – Bioessenza – Calia Italia – Fatti di Cartone – Grande Albergo delle Nazioni – Mediolanum private banking – Ophirys Bari – Hotel Oriente – Velo Service. Al termine della serata la Meeting Planner ha donato la frutta in esposizione alla Caritas di Bari.

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