Barbara Balzerani presenta il suo libro a Ruvo. Ed è polemica
Il 5 aprile è segnato in rosso sul calendario, ma a Ruvo di Puglia è già polemica. In quella data, infatti, si terrà la presentazione del libro ‘Lascia che il mare entri’, scritto da Barbara Balzerani. Detta così la notizia, nulla di strano. Se non fosse che la Balzerani è una ex brigatista della colonia romana. L’indice del comune barese è puntato contro l’amministrazione comunale (Pd, Sel) per aver concesso l’iniziativa al patrocinio istituzionale della città. La ‘miccia’ è stata accesa grazie ad un post apparso su Facebook, e che in poche ore ha creato una quantità enorme di botta a risposta.
Michele Pellicani, maresciallo delle forze armate, ha scritto: “Il prossimo 5 aprile sarà a Ruvo di Puglia una brigatista rossa, la Balzerani, che presenterà un suo il libro, e sin qui nulla da eccepire! Quello che mi fa rabbrividire è che l’incontro è stato patrocinato dal Comune di Ruvo di Puglia, che non ricorda i martiri delle Foibe, ma patrocina un evento con una brigatista”. Il consigliere comunale (indipendente) di Ruvo, Vito Cantatore, ha replicato prontamente: “Non posso accettare che a Ruvo venga una ex brigatista per un convegno. Rispetto tutti, ma devo tutelare chi ha perso la vita per loro, come Aldo Moro. Ritirate il patrocinio per rispetto a tutto il consiglio comunale ed a tutti i cittadini”.
Poi, è stata la volta dell’ex sindaco Lia Caldarola (Pd): “Non è che voi cattolici osservanti dovreste praticare il perdono e noi brutti laici almeno il tentativo della comprensione storica? No, perché mi pareva che la dannazione eterna potesse comminarla solo Dio”. A Caldarola, ha risposto il collega Domenico Fiore: “Non è questione di cattolici o laici. Io sono con quelli che sostengono che, fermo restando il diritto di chiunque di parlare, sia inopportuno il patrocinio del Comune”.
Più approfondita l’analisi di Mario Albrizio, responsabile del blog locale ‘Ruvolibera’: “Il terrorismo e la violenza sono i frutti dell’ignoranza e dell’ingiustizia. Giusto commemorare, ma è anche corretto capire. Peccato che non si parlerà affatto di Aldo Moro. Barbara Balzerani ha scontato la sua pena, ed è libera cittadina. Ma lo stesso non si può dire di tanti altri, che magari sono ai vertici dello Stato”. Molto incisiva, infine, la considerazione di Salvatore Bernocco, dipendente comunale e giornalista: “Moro non viene ricordato, nessun ricordo per i martiri delle foibe, tra cui ci sono anche 3 nostri concittadini. Ma si patrocina un’iniziativa che ha come protagonista una brigatista rossa. Provo un sentimento di tristezza!”.
Ma c’è anche chi ha difeso la scelta del comune di Ruvo di presenziare alla presentazione del libro della Balzerani. E’ il caso di Pina Picciarelli, segretaria del Pd locale, che ha affermato: “Parteciperò all’evento. Non mi imbarazza ascoltare chi ha qualcosa da dire, chi proviene da un passato che non condivido, purché per questo abbia pagato. Quindi non considero un errore quello compiuto dal comune circa il patrocinio dato alla presentazione di un libro. Mi imbarazza, invece, capire che per alcuni miei concittadini dopo l’espiazione della pena, ritenuta equa dallo Stato, esiste il divieto di parola, di scrittura, di pubblica rappresentazione di un’opera. Chissà se qualcuno degli scandalizzati, schifati si è documentato sul suo contenuto prima di esprimersi sulla concessione del patrocinio all’evento”.