Bari, ancora una volta i Galletti la spuntano nel finale
Apre Maniero, pareggia Donnarumma. Poi, nel finale, il guizzo di Valiani vale i 3 punti al Bari, momentaneamente terzo. Salernitana ko dopo 3 pareggi.
Al San Nicola di Bari si affrontano due squadre che stanno vivendo periodi di forma completamente opposti, ma con in mente lo stesso obiettivo: la vittoria. I padroni di casa potrebbero scavalcare il Crotone in terza posizione e portarsi ad una sola lunghezza dalle prima in classifica, mentre la Salernitana di mister Torrente cerca di uscire dal lungo digiuno di quaranta giorni senza i tre punti.
TORNA MANIERO, OUT CAPITAN PESTRIN -Entrambi gli allenatori, nonchè ex compagni di squadra ai tempi del Genoa, scelgono di giocare con il 4-3-3 e non risparmiano qualche sorpresa. Nicola deve sopperire alla mancanza di Di Cesare e così decide di dare ancora fiducia a Rada che viene affiancato da Contini, nessuna novità tra i tre di centrocampo e solito attacco d’altra categoria formato dalla zanzara De Luca, Rosina e Maniero. Torrente, alle prese con i soliti problemi difensivi, schiera Franco al posto di Lanzaro, ma le grosse novità sono rappresentate dall’esclusione di Pestrin e dalla riconferma del classe ’96 Odjer, in attacco tridente guidato da Coda con a supporto Gabionetta e Milinkovic.
CLIMA SUBITO ROVENTE – Ci sono poche parole per descrivere il calore dei tifosi in questa serata di sport e di festa (visto il gemellaggio tra le tifoserie), ma c’è un dato che lo può dimostrare: nuovo record di affluenza in Serie B, ben ventisettemila spettatori. Le enormi difficoltà difensive dei granata, unica squadra ad aver subito sempre goal, permettono a Maniero di sbloccare il risultato dopo appena sette minuti deviando in rete un cross apparentemente innocuo di Del Grosso. Occasionissima al 17′ per Massimo Coda, bomber dei granata, che servito in area di rigore salta Guarna e da posizione defilata cerca il pareggio trovando solo un corner, grazie al provvidenziale salvataggio di Contini.
LA SALERNITANA CI PROVA, BARI MOLTO ATTENTO – Gli ospiti cercano di acquisire fiducia con il passare dei minuti, guidati dal solito Gabionetta che tenta un paio di volte la conclusione dalla distanza. L’ultima giocata degna di nota del primo tempo porta la firma di Milinkovic, che al 25′ decide di mostrare tutte le sue doti scardinando la difesa avversaria fino ad essere palesemente abbattuto in area di rigore da un Porcari in netto ritardo. L’arbitro Candussio, incredibilmente, ammonisce il serbo per simulazione e Rossi per proteste.
SQUADRE DI NUOVO IN CAMPO – Inizio scoppiettante dei granata che chiudono il Bari nella propria metà campo per i primi dieci minuti di gioco e trovano in un primo momento due buone occasioni con Coda, poi sfiorano il goal con una gran botta dal limite dell’area di Sciaudone a cui risponde un attento Guarna. La partita viene quasi chiusa da Contini che alla prima occasione del secondo tempo trova il raddoppio… solo per qualche istante però. Il goal, infatti, viene prontamente annullato a causa di un evidente fuorigioco di De Luca che disturba la visuale al portiere avversario. Le squadre sembrano stanche, entrambi i mister effettuano dei cambi: Nicola richiama gli esausti Porcari e Del Grosso per far spazio a Defendi e Donkor mentre Torrente manda in campo Donnarumma che rileva Milinkovic.
A DONNARUMMA RISPONDE L’ETERNO VALIANI – Bastano solamente quattro minuti all’ex bomber del Teramo per cambiare volto alla partita, da vero rapace d’area insacca da due passi un pallone vagante messo in mezzo da Colombo su corner e fa 1 a 1. Si abbassano i ritmi di gioco, la fatica prende il sopravvento sui giocatori e la partita sembra indirizzata a finire con un pareggio, quando si accende la lampadina a De Luca che manda a spasso la difesa avversaria e mette dentro una palla stupenda per Valiani che da due passi non può far altro che spingerla in rete e siglare il nuovo vantaggio biancorosso. Finisce 2 a 1 al San Nicola, il Bari torna a vincere in casa dopo quasi un mese e conquista il momentaneo terzo posto facendo sognare una piazza che ha fame di Serie A.
Antonio Esposito