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Bari, boicottate le prove Invalsi

Oggi 12 maggio, le studentesse e gli studenti delle classi seconde delle scuole superiori hanno boicottato le prove Invalsi. Il 70% non sono entrati nelle loro scuole e si sono riuniti in assemblee, solo il 30%, spinto da alcuni docenti e presidi, non ha potuto seguirli. Di questi il 10% ha boicottato le prove preferendo la lettura di un libro e lasciando in bianco i test. Alcuni studenti sono stati minacciati d’espulsione dai propri presidi. Questi sono atti repressivi che sono esattamente il linea con la struttura della scuola che si viene a formare con la Buona Scuola ed è già presente con la valutazione invalsi. Attraverso il sistema Invalsi gli studenti non hanno la possibilità di crescere e di pensare. Un test che standardizza la valutazione e la didattica ad un test a crocette, valorizza la cultura nozionistica, omologa le intelligente degli studenti e crea competizione.
Nelle assemblee di oggi, nelle occupazioni e durante le mobilitazioni, gli studenti hanno mostrato la loro alternativa. Vogliamo una valutazione narrativa che ci aiuti a crescere e a comprendere i nostri errori, non vogliamo essere numeri,siamo persone e dobbiamo essere considerati tali con i nostri diritti e le nostre esigenze.
Oggi è stata una grande giornata di mobilitazione, noi non ci fermeremo, vogliamo essere ascoltati, siamo menti pensanti, chiediamo di essere valutati non schedati.
Unione degli Studenti Bari

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