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Bari e Lecce, è crisi?

Vanno a braccetto Bari e Lecce, anche se le due sconfitte sono maturate in modo diverso.

Il Bari perde l’ennesimo scontro diretto, questa volta al “Massimino” di Catania. Va detto che i biancorossi si sono presentati in Sicilia senza mezza squadra; l’impegno c’è stato, ma per restare in A, qualche volta, bisogna anche ‘gonfiare’ la rete. Mister Ventura sta cercando di fare il possibile col materiale umano a sua disposizione. Il tecnico genovese, a caldo, ha commentato: “Agli avversari non abbiamo concesso praticamente nulla, loro hanno segnato su palla inattiva. Era l’unico modo in cui avremmo potuto perdere oggi”.

L’occasione per cercare quantomeno di lasciare il posto da fanalino di coda c’è; domenica al “San Nicola” arriva il Cesena, sfida tra due squadre in crisi profonda. Il Bari ha perso la sua settima gara nelle ultime 8 disputate, il Cesena, dopo i botti di inizio stagione (pareggio a Roma e vittoria casalinga contro il Milan) si è spento, con 4 punti nelle ultime 10 gare. Ma, soprattutto, è la sfida tra gli attacchi meno prolifici della serie A (9 gol per entrambe le squadre).

Diversa, invece, la sconfitta del Lecce; qui va fatto un discorso a parte, perché i giallorossi, da molto tempo a questa parte, sono entrati nelle mire degli arbitri, con decisioni piuttosto discutibili, ultime quelle contro la Sampdoria. Se poi ci aggiungiamo il nervosismo di Chevanton, autore di un fallo molto deciso su Marilungo, il quadro è completo. Il rigore sull’uruguaiano c’era, ma il calciatore ha dapprima inveito contro l’arbitro Gava, per poi, come detto, atterrare Marilungo. Espulsione forse eccessiva. Ma, nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi di De Canio hanno comunque raggiunto il pari, premio alla tenacia e alla grinta dimostrata. Come spesso capita, al primo errore utile, il Lecce viene punito. E se lasci Pazzini solo a tu per tu con Rosati, poi paghi.

I salentini devono ripartire dal secondo tempo di ieri, da quella voglia. A patto, però, di non sbagliare più in difesa. Domenica c’è la trasferta a Cagliari, contro una squadra che ha bagnato l’esordio in panchina di Donadoni vincendo a Brescia, in rimonta.

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