Bari e Lecce, weekend amaro
Domenica da dimenticare per Bari e Lecce. La classifica è abbastanza deficitaria, ma il bicchiere mezzo pieno è rappresentato dal fatto che ci sono ben 10 squadre in soli 4 punti, e che quindi basta una vittoria per risalire la china.
Detto questo, il weekend appena trascorso ha messo in luce molte lacune delle due squadre pugliesi.
La formazione salentina ha perso l’incontro a causa di due disattenzioni nei minuti finali della gara, un uno-due siglato da Di Vaio e da Gimenez. Le parole di Gino De Canio al termine della gara di Bologna sono state molto dure (“il Bologna ci è stato superiore perché ha cercato con più voglia i tre punti. Con questa mentalità faremo fatica a salvarci”). Nel turno infrasettimanale, poi, al “Via del Mare” arriverà l’Inter di Benitez, che sarà anche incerottata (8 titolari ai box) ma che fa sempre paura e con un Eto’O in stato di grazia.
Sulla carta il risultato è scontato, ma il Brescia insegna che i campioni d’Europa non sono imbattibili.
Il Bari, invece, è reduce da ben cinque sconfitte di fila ed occupa l’ultima posizione in graduatoria.
Non inganni il ko di misura contro il Milan: i rossoneri hanno gettato al vento almeno 4-5 palle gol (due di Robinho clamorose), quindi la sconfitta poteva essere molto più rotonda.
Per 60 minuti non c’è stata partita, il gol di Kutuzov sembrava avesse riacceso le speranze, ma Pato le ha spente del tutto. Il Bari deve ritrovare la sua identità, quei meccanismi oliati e veloci che nello scorso campionato hanno stupito l’Italia intera.
Meccanismi che vanno ritrovati già dai prossimi appuntamenti, mercoledì sera a Verona contro il Chievo e domenica contro il Parma al “San Nicola”. Da queste due gare, molto probabilmente, si capirà il futuro dei galletti.