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Bari, esami da avvocato truccati. Tre persone ai domiciliari

Attraverso Whatsapp gli aspiranti avvocati trasmettevano all’esterno le tracce dell’esame; poi un ‘gruppo di lavoro’, appositamente riunito in un appartamento adibito a centrale operativa, e composto da avvocati e professori, redigeva gli elaborati di esame che venivano successivamente introdotti nei padiglioni della Fiera del Levante, dove si svolgevano le prove scritte e venivano consegnati ad alcuni degli esaminandi. Un sistema ingegnoso, secondo la Procura ed i Carabinieri di Bari, per truccare la sessione di esame 2014-2015 per l’abilitazione alla professione forense.
L’inchiesta, condotta dal pm Luciana Silvestris, ha portato agli arresti domiciliari Annunziata Laquale  (funzionaria dell’Università degli Studi ‘Aldo Moro, ed oggi in pensione), Innocenza Losito (responsabile dell’ Unità di controllo dell’Adisu Puglia) e Giuseppe Colella (avvocato del foro di Bari). In tutto sono 18 le persone indagate. Nel dicembre 2014, proprio in concomitanza con lo svolgimento della prova scritta, i Carabinieri, rilevando condotte anomale da parte di alcuni componenti della commissione e delle funzionarie dell’Università, intervennero nell’aula e sequestrarono alcuni cellulari; nella memoria degli smartphone sono state trovate le foto delle tracce d’esame. Furono sequestrati anche numerosi elaborati introdotti abusivamente all’interno delle aule di esame.
Le accuse ipotizzate, a vario titolo, sono falsa attribuzione di un lavoro altrui, falso ideologico, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, corruzione e truffa aggravata ai danni dello Stato.

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