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Bari, pregiudicato ucciso con colpi mitra

Un uomo è stato ucciso in strada con colpi di arma da fuoco nel quartiere San Girolamo di Bari. Sul posto sono confluite pattuglie di poliziotti e carabinieri.

Si tratta di Nicola Lorusso, di 58 anni, pregiudicato e sorvegliato speciale, padre di Umberto Lorusso, 37 anni, considerato dagli investigatori il capo dell’omonimo clan della zona. Secondo le prime notizie, l’uomo è stato crivellato con numerosi colpi di pistola.

Il clan Lorusso è in contrapposizione, secondo gli investigatori, a quello dei Campanale.

Pare che Nicola Lorusso si stesse recando a firmare la presenza, obbligo legato alla misura di prevenzione a cui era sottoposto, quando è stato investito da una pioggia di proiettili (tra i 20 e i 30) sparati con un kalashnikov. Diversi proiettili lo hanno raggiunto alla testa, uccidendolo sul colpo.

L’agguato in cui è stato ucciso il sorvegliato speciale Nicola Lorusso è avvenuto verso le 9,30 in via Van Westerhout. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era in compagnia della moglie alla guida di una Ford Fiesta e si stava recando in Questura per firmare la presenza. Lorusso si sarebbe accorto di essere seguito da un’altra auto e ha fatto scendere la moglie dalla vettura. Quindi ha proseguito la marcia ma poco dopo sarebbe stato affiancato e crivellato di proiettili da un killer che avrebbe sparato con un mitra kalashnikov. Sembra che un uomo che transitava nella zona, uditi gli spari, abbia poi visto il cadavere a terra e abbia messo davanti un cassonetto dell’immondizia per evitare che il corpo venisse travolto dalle auto di passaggio. Sul posto si sono registrati momenti di tensione tra la polizia e i parenti dell’uomo ucciso giunti sul posto.

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