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Bari, ridotti gli stalli in città adibiti ai taxi

Meno stalli per il taxi a Bari a causa delle restrizioni imposte dal decreto governativo per la gestione dell’emergenza. Questa era la richiesta del Consorzio Radio Taxi di Bari che è stata accolta dal Comune.

La ripartizione Sviluppo Economico, su indicazione dell’assessora Carla Palone e d’intesa con le associazioni di categoria, ha disposto il provvedimento con cui si autorizza l’espletamento del servizio taxi riducendo il numero delle piazzole di sosta come richiesto, che saranno individuate in quelle già presenti in via Omodeo, Stazione Centrale, Aeroporto, Policlinico, fino al ripristino dello situazione standard prima della crisi.

Nei giorni scorsi il presidente del Consorzio Radio Taxi Bari aveva inviato una nota facendo presente che a causa della grave crisi economica che ha colpito la categoria per la riduzione delle domande di servizi di trasporto pubblico, dovuta all’emergenza sanitaria in atto, lo stesso Consorzio aveva dovuto sospendere il servizio taxi a chiamata, gestito dalle operatrici dipendenti dello stesso, per le quali è stata avviata la cassa integrazione.
Sul tema, l’assessora Carla Palone ha detto: “Le aree individuate sono state concordate con gli operatori  per assicurare un’equa distanza da tutti i punti della città e sono ovviamente in prossimità dei luoghi di maggiore interesse per gli spostamenti autorizzati. Ad oggi ci sono circa 150 operatori che stanno vivendo, alla pari di tante altre categorie, le difficoltà quotidiane che questa grave e inaspettata cristi sta determinando a Bari come nel resto del Paese. Per quello che ci è e che ci sarà possibile siamo pronti ad accogliere tutte le proposte e le iniziative che arriveranno dagli operatori, tenendo conto anche delle difficoltà in cui versano in questo momento anche i Comuni.  Siamo consapevoli che la situazione è difficile e ci auguriamo che tra gli aiuti previsti dal Governo nazionale ci sia spazio anche per un sostegno o un incentivo per questa categorie che con il blocco degli spostamenti nazionali e internazionali rischia di accusare il colpo ancora per tanti mesi”.

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