Barile, presentazione del progetto ‘Un albero ogni nuovo giovane donatore di sangue’
Si terrà mercoledì 6 Marzo alle ore 11.30 a Barile presso la sala prelievi della Fidas, nel Punto Salute in Via Nazionale, la firma ufficiale del protocollo di intesa tra la stessa associazione e Al Parco, rivista dei Parchi. L’accordo prevede la piantumazione di 19 alberi autoctoni da parte della Fidas nel territorio barilese per ridurre l’impatto antropico. Inoltre dal 2013 sarà piantato un nuovo albero per ogni nuovo donatore. Parteciperanno alla presentazione del progetto Rocco Perrone e Giuseppe Sileo, editori della rivista, Rocco Franciosa, presidente dell’associazione Fidas Barile e Anna Maria Piarulli, vicepresidente Fidas donatori sangue Basilicata.
“E’ importante capire – ha dichiarato Rocco Perrone, direttore di ‘Al Parco’ – che tutte le azioni umane hanno un impatto sugli ecosistemi terrestri e che questa impronta deve essere più piccola possibile. I cambiamenti climatici sono ormai in atto e sono irreversibili. Ognuno può fare la propria parte nelle azioni quotidiane. Piantare alberi non è la soluzione finale. Con questa iniziativa vogliamo lanciare un messaggio propositivo per le generazioni future sensibilizzandole sulle tematiche ambientali. Cerchiamo di combattere, nel nostro piccolo, la desertificazione e l’effetto serra”.
Secondo Rocco Franciosa, presidente dell’associazione Fidas Barile, “l’associazione con l’iniziativa posta in essere intende offrire un esempio concreto di buone azioni tese alla salvaguardia dell’ambiente, e di contrasto al cambiamento climatico. Diffondere soprattutto fra le nuove generazioni una maggiore consapevolezza sull’importanza propria della piantumazione di nuovi alberi. Partiamo quest’anno con la piantumazione di 19 alberi autoctoni, tanti quanti sono stati i soci fondatori dell’associazione. Ufficializziamo la collaborazione con la rivista Al Parco, per gli anni a venire, con l’impegno di piantare un albero ogni nuovo giovane donatore di sangue, perché crediamo che la salute del cittadino passa da un ecosistema sano, e il nostro impegno, nel nostro piccolo è proprio quello di cercare di preservare e migliorare l’ambiente in cui viviamo”.