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Barilla, i lavoratori approvano il rinnovo del contratto integrativo di gruppo

I 360 dipendenti dello stabilimento Barilla di Melfi, riuniti ieri in assemblea, hanno approvato il contratto integrativo di gruppo siglato poco meno di un mese fa a Parma. Ne danno notizia i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, e la Rsu. Alle tre assemblee – una per ogni turno di lavoro – ha partecipato anche Claudio Risso della Fai Cisl nazionale. Il nuovo contratto di gruppo prevede, per la parte economica, un sostanzioso incremento salariale legato alla produttività per il triennio 2014-2016 pari a 7.450 euro (cifra massima nel triennio).
Sul fronte normativo l’accordo prevede, tra l’altro, l’implementazione del sistema smart working per gli impianti di sede e l’aumento dei permessi retribuiti per congedi parentali per tutti i dipendenti. Viene inoltre istituita la giornata della sicurezza alla quale parteciperanno ogni anno i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e i responsabili del servizio prevenzione e protezione. Barilla implementerà inoltre il “Learning Management System” per la certificazione della formazione professionale. Le singole Rsu di stabilimento concorderanno infine con l’azienda i parametri specifici per il premio di produzione, un aspetto questo che rappresenta un precedente importante nella contrattazione del settore.
Per i segretari regionali di Fai Flai Uila “il rinnovo del contratto integrativo alla Barilla getta le basi di un modello di relazioni industriali sempre più attento alla qualità delle produzioni, al benessere dei lavoratori e all’apprendimento continuo. L’incremento del salario di produttività consentirà inoltre ai lavoratori una maggiore disponibilità di reddito che in una fase di forte contrazione dell’economia costituisce un importante segnale di fiducia per la ripresa dei consumi. È stato un rinnovo difficile – concludono Lapadula, Esposito e Nardiello – ma il risultato conseguito sia sul piano economico sia sul piano normativo premia lo sforzo delle parti e riconosce la centralità della contrattazione nelle relazioni industriali”.

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