Basilicata a rischio estinzione, la nota di Più Europa Basilicata
La politica torni a fare politica, ad occuparsi dei cittadini, con rigore, schiettezza e concretezza, mettendo da parte il carrierismo fine a sè stesso, liberando così energie e capacità finora ingabbiate da mille ostacoli, che spingono tanti cittadini, anche non più solo giovani, a lasciare la propria terra per luoghi ove il merito e le opportunità di lavoro danno una concreta possibilità di realizzazione. È questo il messaggio uscito all’unanimità dalla riunione del direttivo di Più Europa Basilicata convocata il 4 novembre scorso dal Segretario regionale Massimiliano Taratufolo.
L’analisi dello scenario regionale è stata unanime da parte dei componenti del direttivo di Più Europa Basilicata che si sono ritrovati ad affermare l’inderogabilità di alcuni capisaldi. Presupposto essenziale è che i temi siano al primo posto e il politichese vada in soffitta chiuso in un baule di cui si deve buttare la chiave. Questa è la vera sfida se si vuole salvare la Basilicata, e cioè le proprie attività produttive, i propri sacrifici, il proprio lavoro, le proprie radici e porre le basi per nuove prospettive per i nostri figli. Posto che la Basilicata rischia la desertificazione economica e sociale, e quindi data la gravità della situazione, occorre un programma serio e senza indugi, con obiettivi tanto chiari quanto inequivocabili. Consapevole della naturale collocazione nell’alveo dei partiti progressisti, Più Europa Basilicata promuove una decisa inversione di rotta del centro sinistra che deve rendersi disponibile a mettere in primo piano le comunità e non i singoli, gli obiettivi comuni e non particolari, tanto concreti quanto capaci di dare risultati ai cittadini in tempi certi. In questa ottica, e solo in questa, Più Europa Basilicata è disponibile al dialogo, nella consapevolezza che un’alleanza senza contenuti, basata solo sulla somma di sigle, garantirà soltanto il perpetuarsi di qualche carriera. Tuttavia, preso atto del quadro frammentato, Più Europa va avanti e prova a dare una risposta alternativa, elaborando un suo modello programmatico, in grado di dare risposte ad un elettorato ormai stanco. I temi cardine sono infrastrutture, sanità, ambiente che Più Europa Basilicata, da sempre in prima linea nella tutela dei diritti, declinerà come diritti irrinunciabili su cui lavorare, aprendosi alla società e a tutti coloro che già da adesso intendono partecipare a questa sfida, per dare ai cittadini lucani una migliore qualità della vita. Così, in primis il diritto alla salute, sia in prestazioni sia in livelli essenziali di assistenza, il diritto alla mobilità in un territorio dalla viabilità inesistente privo anche di un aeroporto regionale, ove si può realizzare una progettazione “intermodale” delle infrastrutture, come avviene in altre regioni, valorizzando in tal modo le elevate potenzialità culturali, paesaggistiche, agroalimentari finora espresse solo in minima parte. Non c’è sviluppo, neanche del turismo e dell’agricoltura, senza la possibilità che si arrivi in Basilicata con la stessa facilità con cui si raggiungono altre destinazioni e si possano collocare sul mercato beni deperibili in tempi brevissimi. Infine il diritto all’ambiente, il superamento della procedura di infrazione europea dei depuratori, un sistema efficiente di economia circolare in cui il recupero dei rifiuti consenta un abbattimento dei costi della Tari in tutti i Comuni della Basilicata, la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, la transizione ecologica da realizzare con le royalties petrolifere.
Questi sono solo alcuni punti programmatici. Più Europa Basilicata presenterà a giorni una proposta programmatica per le prossime elezioni regionali, lasciando una porta aperta alla condivisione con chi intende lavorare per portare la Basilicata al posto che merita.
Massimiliano Taratufolo
Segretario regionale Pìù Europa Basilicata