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Basilicata, Cifarelli replica all’assessore Leone

Ci sono momenti in cui sarebbe molto meglio vestirsi di umiltà e chiedere scusa. Constato invece che l’assessore Leone, dall’alto della sua prepotenza, preferisce vestirsi di arroganza e, pensando che le sue parole siano rivolte soltanto a me, chiede ai cittadini di zittirsi e non fare domande. In questo modo disvela tutta la sua inadeguatezza nel ruolo che riveste.
Sul “caso” dell’ecografo del San Carlo, infatti, anziché provare a difendere l’indifendibile, sarebbe stato sufficiente dire che l’ecografo è stato collaudato da appena qualche giorno e che evidentemente il Cup non ne era ancora stato messo al corrente al fine di poter raccogliere le prenotazioni. E poi chiedere scusa ai cittadini vittime del disguido e ringraziare il Consigliere regionale per aver sollevato istituzionalmente il problema ed avergli dato l’opportunità di chiarire. Era così difficile? Evidentemente per Leone si. Per lui ogni domanda è strumentalmente sollevata per ragioni politiche. La politica deve dare risposte ai cittadini, soprattutto se bisognosi di cure. È evidente la difficoltà di Leone nel dover ammettere che dopo due anni e mezzo il “governo del cambiamento” sta facendo retrocedere la Basilicata in tutti gli ambiti. La storiella che le colpe sono sempre di altri sembra quella di un disco incantato. Incominci a dimostrare maturità assumendosi le sue responsabilità. 
Non riuscirà Leone con il suo lessico biascicante ad impedirmi di svolgere la mia funzione di controllo sulle attività della Giunta. Per questo gli consiglio più sobrietà nelle risposte, anche perché sono oramai troppe le interrogazioni che giacciono nel suo cassetto.
 

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