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Basilicata, i consiglieri regionali Vizziello e Baldassarre: “Personale dirigente di giunta e consiglio devono avere ruoli distinti”

“Se è vero, com’è vero, che Giunta e Consiglio regionale sono organi distinti, che svolgono funzioni diverse, il primo essendo l’organo esecutivo della Regione che si occupa dell’amministrazione attiva e il secondo l’ organo di indirizzo e di controllo dell’operato della Giunta, appare logico e consequenziale che il personale dirigente dell’uno e dell’altro organo appartengano a ruoli distinti. Una distinzione che riteniamo funzionale al miglior svolgimento dei propri compiti da parte del personale dirigente di entrambe le amministrazioni regionali”. E’ quanto dichiarano, in una nota, i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Baldassarre e Giovanni Vizziello.

“All’origine della possibilità di applicare anche al Consiglio regionale i criteri di riorganizzazione e di conferimento degli incarichi dirigenziali di cui si discute attualmente con riguardo agli uffici della Giunta regionale – spiegano Baldassarre e Vizziello – c’è senza dubbio la legge regionale n.7 dell’aprile 2013 che ha previsto l’istituzione del Ruolo unico del personale della Regione Basilicata”.

“Una scelta, quella operata dal legislatore regionale nell’anno 2013 – aggiungono gli esponenti di Fratelli d’Italia – che è rimasta inapplicata per diversi anni e che non condividiamo perché lesiva delle legittime prerogative e competenze degli organi del Consiglio regionale, deputati ad effettuare le scelte ritenute più opportune e funzionali ad assicurare il buon andamento della macchina amministrativa”.

“Un matrimonio, quello che si vorrebbe celebrare e che sarebbe legittimato dalla legge regionale del 2013, che non s’ha da fare – concludono Baldassarre e Vizziello – secondo quanto previsto dalla stragrande maggioranza delle Regioni italiane, a cominciare dalla Campania, dove un ruolo distinto del personale della Giunta e del Consiglio è previsto addirittura dallo Statuto regionale, conformemente ai principi di autonomia organizzativa, funzionale, contabile e amministrativa che la legge riconosce ai Consigli regionali”.

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