Basilicata, il consigliere Cifarelli critica la programmazione regionale in materia di RSA
La programmazione regionale in materia di RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) per anziani non autosufficienti continua ad essere lacunosa. E’ quanto emerso in sede di IV Commissione Consiliare durante l’analisi della DGR n. 574/2023 di determinazione del fabbisogno delle strutture sociosanitarie nonché ascoltando il referente della Coop. Anziani 93 che gestisce “Villa Anna” a Matera.
Dall’audizione è emerso in modo chiaro che il parametro di 10 posti letto ogni 1000 anziani (a fronte di un parametro internazionale di 35pl/1000 anziani) posto a base della programmazione del fabbisogno è largamente insufficiente a soddisfare le richieste di assistenza degli anziani lucani over 65 e che l’aver ricompreso in tale parametro anche l’assistenza semi-residenziale riduce di fatto tale parametro a 8,7 posti letto ogni 1000 anziani. Inoltre, la rigida distribuzione dei posti letto in base alla nuova organizzazione dei Distretti, che per esempio in provincia di Matera ha accorpato i vecchi Distretti di Matera e Tricarico, pone nuove criticità riguardo alla distribuzione delle strutture sul territorio regionale. Infatti, prendendo sempre come esempio il “nuovo” Distretto di Matera-Tricarico denominato Matera Medio Basento, su questo territorio escludendo i posti letto attribuiti a strutture semi residenziali, che quindi dovrebbero essere espunte dall’analisi del fabbisogno, insistono diverse strutture con posti letto in R1 (assistenza sanitaria intensiva), R2 (elevata tutela sanitaria), R3 (lungoassistenza), R2D (demenza/Alzheimer): Don Gnocchi c/o POD Tricarico, Il Sicomoro Matera, Istituto Padri Trinitari Bernalda, Centro Geriatrico Matera, Anziani 93 Coop.Sociale Matera per un totale di 234 posti letto in minima parte contrattualizzati.
A dire del responsabile della Coop. Anziani 93 le richieste pervenute alla loro struttura in questi ultimi anni e non soddisfatte a causa del mancato accreditamento sono oltre 800, di cui oltre il 50% della sola città di Matera, il 35% di altri comuni della Basilicata e per circa il 15% di fuori regione.
E’ necessario, dunque, rivedere l’analisi del fabbisogno utilizzando parametri più vicini alle reali esigenze di cura dei cittadini in età avanzata che saranno sempre maggiori se si considera l’andamento demografico regionale; ed è necessario accelerare le procedure di accreditamento e contrattualizzazione di tutte quelle strutture ancora in attesa, per mettere a disposizione della popolazione con rapidità più posti letto a prezzi accessibili alle famiglie. Non si comprendono le ragioni, infatti, per le quali l’ASM ancora non procede alla pubblicazione dell’avviso previsto dal Decreto del Ministro della Salute del 19 dicembre 2022, “Valutazione in termini di qualità, sicurezza ed appropriatezza delle attività erogate per l’accreditamento e per gli accordi contrattuali con le strutture sanitarie”, così come confermato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, tenendo conto del comma 1bis dell’art.8/quinquies del DL 502/1992, prevede una procedura trasparente, equa e non discriminatori, vale a dire un avviso pubblico, per la individuazione dei soggetti privati con i quali stipulare accordi contrattuali. Non vorremmo che il tempo lasciato trascorrere inesorabile diventi l’alibi per giustificare l’urgenza e l’indifferibilità di scorciatoie amministrative e discriminazioni territoriali.