Basilicata, la nota di Cifarelli su platee ex RMI e TIS
L’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità e l’aumento consistente dei costi delle bollette energetiche stanno determinando un significativo aumento delle disuguaglianze e facendo precipitare nel baratro della povertà molte famiglie. In questo contesto le preoccupazioni diventano fortissime per tutte quelle famiglie lucane che vivono grazie a misure regionali e nazionali di sostegno al reddito quali il Reddito di Cittadinanza, il Reddito Minimo di Inserimento ed i Tirocini di Inclusione Sociale, famiglie che faticano ancora più di prima ad arrivare alla fine del mese.
In questo contesto il 22 giugno scorso la Giunta regionale ha approvato due proposte progettuali dal titolo: ” Accompagnamento alla fuoriuscita dalla platea ex RMI” e ” Platea ex TIS: fuoriuscita e sostegno alle famiglie”.
Progetti importanti che, con la fine della pandemia, potrebbero segnare l’epilogo di un percorso di reinserimento lavorativo per circa duemila lavoratori e lavoratrici lucane impegnati nei programmi regionali del RMI e TIS, ma che per come concepiti rischiano di produrre poco dal punto di vista della vera occupazione e, quindi, se non verranno posti correttivi immediati, di privare moltissime famiglie di un sostegno al reddito rigettandole nella disperazione più totale. E’ quanto afferma il Capogruppo regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli.
Infatti, entrambi i progetti prevedono per i prossimi sei mesi una prima fase di attività di pubblica utilità da svolgere nell’ambito dei servizi e, nei successivi dieci mesi del 2023, secondo i profili delle competenze nel frattempo definiti dalla Agenzia Regionale per il Lavoro (ARLAB), una seconda fase di accompagnamento ad una autonoma sistemazione occupazionale per tutti i destinatari ex RMI e ex TIS”.
I progetti però non prevedono la prosecuzione delle attività per coloro che alla fine dei sedici mesi complessivi, nell’ambito dei percorsi di reinserimento lavorativo previsti, non avranno trovato una collocazione lavorativa garantita. Per loro cosa è previsto ?
Inoltre, – aggiunge l’esponente Dem – in un momento storico così difficile dal punto di vista economico e sociale per le famiglie, il progetto denominato “ Platea ex TIS: fuoriuscita e sostegno alle famiglie” prevede una decurtazione del riconoscimento economico mensile ed un aumento delle ore lavorative mensili rispetto a quanto previsto dall’art. 26 comma 4 del Decreto Lgs n. 150/2015. Per non parlare poi della esclusione dal progetto dei percettori il Reddito di Cittadinanza, nonostante un emendamento da me proposto e approvato dal Consiglio all’unanimità ne sanciva la compatibilità con le misure regionali di sostegno al reddito.
Di tutto ciò – conclude il Capogruppo Cifarelli – ho chiesto contezza con una interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore alle Politiche di Sviluppo e Lavoro, affinché quanto realizzato dal 2015 per migliaia di cittadini e cittadine lucani, con l’impegno quotidiano di costoro nell’assicurare servizi di pubblica utilità, non venga disperso in progetti dei quali conosciamo il punto di partenza ma non l’approdo che deve inequivocabilmente essere la certezza di un reddito per tutti.