Basilicata, la replica di Cifarelli alle parole dell’assessore Rosa
Cosa spinge l’Assessore Rosa ad essere così… “agitato”? Perché un componente delle istituzioni arriva a usare toni intimidatori nei confronti di un giornale e di un giornalista? Perché il nostro assessore “senza macchia e senza paura” non ha replicato con i toni che “devono” essere usati da chi esercita un ruolo istituzionale e soprattutto argomentando il suo punto di vista?
Ricordiamo all’assessore che il nostro ordinamento consente, anche a lui, di poter adire le vie legali qualora si sentisse particolarmente denigrato. A nessuno è consentito esagerare con la speranza di essere perdonato e magari osannato da qualche “fascistello” di turno.
L’assessore forse ha dimenticato con quanta facilità “sputava” anatemi nei confronti del centrosinistra quando era all’opposizione. Non ricordo che, alla solita sua teatralità politica, qualcuno lo abbia mai minacciato o apostrofato “come bisognoso di cure”.
Facciamo appello al Presidente Bardi affinché plachi gli istinti del suo “pretoriano” e gli imponga il senso dell’equilibrio tipico di chi ricopre un ruolo istituzionale. Non lasceremo che la classica scenata, tipica di una certa cultura di destra, che non sopporta critiche, possa distrarre l’attenzione dai tanti problemi della Basilicata. La verità è che in Basilicata il cambiamento che l’Assessore Rosa va sbandierando non lo ha visto nessuno; però tutti abbiamo visto chi è stato nominato direttore dell’ARPAB.
La Basilicata è terra laboriosa e libera che non ha bisogno di assessori “con il bastone”. Denigrare e apostrofare un giornalista per la sua storia senza rispondere nel merito è un atto vile. Da parte nostra, le donne e gli uomini e i giovani del PD di Basilicata saremo per la libertà di
opinione, sempre e comunque. Per questo, al fine di ripristinare quanto prima l’agibilità politica del confronto auspichiamo che l’Assessore chieda scusa, può capitare a tutti di dire “qualcosa in più”. E alla canzonetta ripetuta dal centrodestra lucano circa il cambiamento apportato nella nostra regione, rispondiamo con una massima di Totò: ma ci faccia il piacere!