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Basilicata, Piano Strategico Regionale 2021/2030. Programmi e priorità

Ieri, presso l’Hotel La Salitella di Salandra(Mt), si è svolto il seminario dedicato al Piano Strategico Regionale, promosso dalla Zona Franca Matera, svoltosi alla presenza del professor Leonardo Cuoco, decano della programmazione economica.
Sono intervenuti al dibattito, per la zona Franca il Dott. Gaetano Liantonio, il coordinatore della logistica e trasporti Giampiero De Meo per la ZES. Dopo una relazione di presentazione del piano strategico introdotta dal professor Cuoco, sono susseguiti diversi e  qualificati interventi, di rappresentanti delle istituzioni e associazioni datoriali, tra cui il sindaco di Garaguso, l’avvocato Francesco Antonio Auletta, il dott. Pasquale Doria, consigliere comunale di Matera, giornalista, l’avvocato Domenico Palma, il Dott. Leo Montemurro, presidente del CNA Basilicata, il dottor Antonio Fiore, Amministratore di ArLab agenzia regionale lavoro e formazione, l’avvocato Alessandro Singetta, già vice sindaco di Potenza, il consigliere regionale avvocato Camillo Naborre, già sindaco di Pescopagano, l’avvocatessa Maria Bonelli, la Dottoressa Francesca Bove, esperta di marketing. Ciò che si evince dal confronto vario e proficuo, in questo delicato momento di resilienza e di ricerca di una nuova transizione economica che punti soprattutto alla valorizzazione delle aree interne, sottolineando l’importanza del retro porto di Taranto e delle zone economiche speciali, che propone Matera e le sue aree industriali a candidarsi ad essere non più solo la capitale europea della cultura, ma una nuova ‘smart city’. Proseguendo con le risposte su tutta la progettualità e sviluppo delle varie sezioni evidenziate dal Prof. Cuoco nella sua relazione, giungiamo alla conclusione che su Matera e sulla sua provincia oggi può essere costruito un nuovo Progetto di piani di sviluppo, sotto i vari punti di vista settoriali: dall’agricoltura allo sviluppo tecnologico, dalla ricerca alla realizzazione di infrastrutture fondamentali per colmare il ‘gap’ atavico presente ormai da decenni in tutto il territorio lucano. La proposta finale e risolutiva è che Matera deve rilanciare il piano di attività degli insediamenti produttivi, nella Valbasento, sede che ha ospitato questo incontro/confronto. Bisogna tornare a produrre senza tralasciare l’importanza dell’Artigianato artistico. In sintesi è questo un primo punto di partenza dove amministratori, professionisti e imprenditori cercano di creare un tavolo trasversale sulle varie tematiche e lanciare nuove opportunità di sviluppo, guardando anche a Expo Dubai che diventa a tutti gli effetti momento di attrazione di investitori internazionali, a partire dal polo del salotto, passando per l’agroalimentare, alla piccola media industria, coinvolgendo tutta la piattaforma logistica e di intervento. Una sfida che tutto il territorio materano e lucano non può permettersi di perdere, alle soglie del 22° secolo, che si riconferma ‘hub’ strategico per la collaborazione con la vicina Puglia, e cerniera tra quest’ultima e la Campania, tra Tirreno e Adriatico, ora che con la Bradanica finalmente inaugurata e percorribile e la Basentana in via di adeguamento, la Basilicata si avvia ad essere riconfermata come centro di grande potenzialità e propulsivo di attività e imprenditorialità che il governo regionale non può ignorare, ma altresì, deve incoraggiare, per scongiurare l’aumento di spopolamento delle aree interne e la fuga dei giovani cervelli verso il Nord Italia o in Europa, sempre più preoccupante, così come sottolineato il Professor Cuoco.
                                                                                                                                                                   
                                                                                                                                                                                   Lidia  Lavecchia
 

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