Basilicata, presentata una proposta di legge dal titolo “Misure di sostegno per la promozione della parità di genere in Basilicata”
Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo deciso di presentare una proposta di legge dal titolo: ‘misure di sostegno per la promozione dell parità di genere in Basilicata. È quanto dichiarano I Consiglieri regionali del Partito Democratico, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Per Marrese.
Abbiamo voluto compiere un atto di coerenza con il compito affidatoci dai cittadini lucani, continuano i Consiglieri regionali, ovvero quello di legiferare. Dunque contro ogni retorica riteniamo che il Consiglio regionale debba farsi carico della questione.
In Italia la parità di genere è una questione ancora aperta nonostante i passi avanti fatti negli ultimi anni, tuttavia ancora insufficienti per la realizzazione di una effettiva parità.
L ‘Istat nel suo rapporto sul 2023 evidenzia un incremento dell ‘occupazione femminile del 2,4 per cento nei primo nove mese del 2023 (+ un milione di lavoratrici) con un ‘incidenza delle donne sugli occupati è salito dal 39 al 42 per cento.. la media europea è del 46 per cento. Quindi, siamo ben lontani dal raggiungimento dell’obiettivo fissato per il 2010 dall’Agenda di Lisbona e dai traguardi dell’Agenda Europa 2020 che avrebbero comportato per l’Italia un sostanziale allineamento della partecipazione femminile alla media europea.
Altri paesi, come ad esempio la Spagna, che negli anni novanta partivano da condizioni simili a quelle dell’Italia, hanno fatto registrare tendenze significativamente migliori Nel 2022 il tasso di occupazione femminile in Italia era inferiore di 18 punti percentuali rispetto a quello maschile. Nel Mezzogiorno e nella nostra regione le cose vanno anche peggio”.
In Basilicata nel 2023 il tasso di occupazione femminile sfiora il 40 per cento; quello maschile si attesta al 66 per cento. Rispetto al dato nazionale il gap, soprattutto per la componente femminile è evidente. Inoltre, il tasso di mancata partecipazione al lavoro: maschi 13,5 e femmine 19,6. Tasso di disoccupazione: donne 13,90 e uomini 9,19. Tasso di inattività: donne 63,40 e uomini 43,70. Per quanto concerne il divario retributivo, la retribuzione oraria lorda dei dipendenti: uomini 15,4 e donne 13,9. Pertanto, le retribuzioni medie orarie delle donne sono minori rispetto a quelle dei uomini.
E’ evidente che in Italia le differenze di genere non trovano pieno riconoscimento, non solo per un deficit normativo, ma anche per il fatto che negli àmbiti della politica, della famiglia, del lavoro, della formazione dei media persistono stereotipi sessisti che in maniera più o meno diretta agiscono come ostacoli alla piena realizzazione delle donne.
Il quadro complessivo poi risulta ancora più preoccupante se consideriamo il drammatico fenomeno del femminicidio e delle violenze, anche domestiche, consumate ai danni delle donne con le inevitabili conseguenze nefaste sul piano umano e sociale.
Non vogliamo abusare del termine cultura, sottolineano i Consiglieri del PD, ma è innegabile che nel nostro Paese, rispetto al resto d’Europa, scontiamo un ritardo culturale che affannosamente si prova a recuperare.
La presente Proposta di Legge intende dotare la Basilicata di uno strumento legislativo che in maniera integrata e complessiva si occupa della questione di genere con una serie di interventi mirati al riconoscimento come bene primario dell’uguaglianza di genere e delle pari opportunità nonché sostenere la capacità delle donne nell’ esercitare un ruolo decisionale nei processi di sviluppo territoriale (art.1).
Con l’art. 2 si definiscono gli àmbiti di intervento con un Programma di Genere sostanziato in un piano di sostegno mirato. Gli àmbiti sono così elencati: Lavoro e Formazione; Welfare e Conciliazione; Salute e Medicina di Genere; Mass media e social media. Ed infine, definisce i compiti dei diversi Dipartimenti interessati e la collaborazione in fase di programmazione con la Commissione Regionale Pari Opportunità e l’Osservatorio Regionale sulla Violenza di Genere e sui Minori.
L’art. 3 individua i soggetti beneficiari: le donne lucane, le imprese al femminile e le associazioni che si occupano delle tematiche in oggetto.
L’art. 4 rafforza la misura denominata Reddito di Libertà, in quanto la inserisce in un contesto di misure di aiuto più integrato e più confacente alla realtà. Il RDL, lo ricordiamo, si caratterizza come un intervento di sostegno per favorire, attraverso l’indipendenza economica, l’autonomia e l’emancipazione delle donne vittime di violenza, anche domestica, in condizioni di povertà.
L’art. 5 istituisce, presso il Dipartimento Presidenza della Giunta, l’Organismo Interdipartimentale per la Valutazione dell’Impatto di Genere sulle Politiche Regionali con la funzione di potenziare la dimensione di genere in ogni azione, a partire dalla programmazione, di valorizzare la promozione trasversale delle pari opportunità in tutti i Dipartimenti regionali nonché di monitorare l’applicazione della legge
L’art. 6 specifica la copertura finanziaria del provvedimento e considerata l’ampiezza delle misure previste prevede l’utilizzo di risorse nazionali ed europee.
Con le risorse economiche straordinarie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le risorse previste dalla programmazione ordinaria dei Fondi europei 2021-2027 ci troviamo ad un punto di svolta e, pertanto, possiamo veramente rendere l’Italia più giusta e la nostra regione più moderna con l’affermazione di una parità di genere compiuta e non solo declamata.
Infine, concludono Cifarelli, Lacorazza e Marrese, i ringraziamenti più sentiti vanno a tutte e a tutti coloro che hanno contribuito con suggerimenti e integrazioni a rendere migliore e più esaustiva questa iniziativa legislativa, in particolare il Forum delle Donne Lucane e la Conferenza Regionale delle Donne Democratiche. Ci auguriamo che la PDL possa rappresentare l’occasione giusta per aprire un dibattito aperto all’intera comunità regionale su un tema così cruciale per lo sviluppo e la crescita della Basilicata.