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Basilicata presente alla XI edizione di ‘Florence Biennale’

Porta Coeli International Art Gallery-Centro Studi della Cultura Mediterranea, con sede a Venosa, sarà partner anche dell’XI edizione della Florence Biennale-Mostra d’arte contemporanea internazionale, che si terrà nel 2017. L’annuncio ieri mattina durante un incontro tra il presidente della prima Commissione consiliare, Vito Santarsiero, il direttore della Florerence Biennale, Jacopo Celona e il direttore di Porta Coeli, Aniello Ertico. Porta Coeli – è stato precisato – sarà il soggetto che in nome e per conto della Biennale di Firenze selezionerà non soltanto artisti della regione Basilicata ma dell’intero Mezzogiorno. Nella edizione della scorsa estate alla Florence Biennale hanno partecipato 423 artisti provenienti da 62 paesi con oltre 1300 opere in esposizione.
“Dopo la positiva esperienza dello scorso anno – ha affermato Santarsiero – che si è tradotta nella partecipazione di quattro artisti lucani alla X edizione della Florence Biennale e la premiazione di uno dei quattro, il maestro Donato Linzalata, con la menzione speciale “Lorenzo il Magnifico”, da parte della Presidenza della Biennale, il rapporto si rafforza con la previsione di un nuovo bando di selezione di artisti per il 2017, confermando la qualità di Porta Coeli e la qualità di nostri operatori come Aniello Ertico, che operano nel settore dell’arte fino ad essere riconosciuti referenti per l’intero Mezzogiorno”.
Nel portare i saluti del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza, Santarsiero ha espresso la propria soddisfazione per questa nuova iniziativa che diventa una splendida vetrina per la presentazione di opere frutto della creatività artistica. Una straordinaria occasione di crescita per quanti vorranno partecipare e un utile momento di confronto sulla cultura in generale e sul tema dell’arte contemporanea in particolare. Facendo riferimento ad un incontro tenutosi a Bruxelles, alla presenza della presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo, Silvia Costa, Santarsiero ha sottolineato quanto più volte ribadito in quella sede rispetto al ruolo che la cultura può svolgere nel processo di valorizzazione di un’Europa dal volto nuovo, capace di riaccendere la speranza e restituire la fiducia, generando nuovo sviluppo e lavoro. Una cultura che diventa molla dell’economia, una forza capace di innescare processi di crescita”. “La passata edizione della Florence Biennale – ha detto Santarsiero rivolgendosi ai presenti – che ho avuto l’onore di visitare, non solo è diventata un ulteriore trampolino di lancio per il maestro Linzalata, ma ha rappresentato quanto siano valide le giuste sinergie, quanto sia importante considerare l’arte motrice di idee, crocevia di incontri, luogo di scambio”.
Jacopo Celona, General Director della Florence biennale, dopo aver ringraziato il presidente Santarsiero per la sensibilità dimostrata rispetto all’evento , ha sottolineato quanto sia determinante considerare la cultura un asset strutturale strategico in un paese, l’Italia, che dovrebbe vivere di arte. La cultura deve necessariamente essere vissuta come opportunità di incontro e conoscenza, uno spazio per chi ama mettersi in discussione, uno strumento per accorciare le distanzi culturali e anche quelle geografiche. “Mi piace immaginare questa collaborazione con Porta Coeli International Art-Gallery – ha detto – come un ponte tra un Nord e un Sud ideali, due entità geografiche distanti ma capaci di interloquire sul senso straordinario che l’arte contemporanea racchiude”.
“Una iniziativa che potrà tramutarsi in valido percorso di crescita culturale, un evento che mostrerà quanto sia facile annullare le distanze tra aree geografiche differenti e distanti, ma anche una chance per quei territori che seppur pregni di interesse si ritrovano ad essere periferici rispetto ai capoluoghi”. Così il presidente di Porta Coeli, Aniello Ertico. “La location che offriamo per questa nuova edizione, la città di Venosa – ha concluso – diverrà il palco dal quale far partire un messaggio forte: fare cultura significa contribuire in maniera concreta allo sviluppo di un paese, offrire occasioni di crescita a quanti decidono di investire nell’arte, valorizzare luoghi e anime di un paese”.

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