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Basilicata, programmazione e prospettive future, Merra: quale sfida e con quale visione

Mentre gli ultimi rapporti Svimez certificano l’urgenza di rivedere la strategia di sviluppo del nostro territorio, la nuova programmazione fondi Europei, che dovrebbe schiudere scenari decisivi per la Basilicata, apre i primi delicati interrogativi. Su una strategia complessiva che prevede, tra fondi FESR e FSE, un fondo complessivo pari a 983 milioni di euro, è possibile prevedere per il rafforzamento della mobilità locale e le interconnessioni alle reti nazionali solo poco più di 73 milioni di euro? dichiara la consigliera regionale di Basilicata,  Donatella Merra. “Che scommessa lanciamo con la nostra programmazione Regionale a sfida di quella nazionale? Cosa siamo disposti a mettere sul tavolo per uscire dall’isolamento? Eppure dei passi importanti sono stati compiuti e abbiamo dimostrato come sia sul fronte delle reti ferroviarie che delle infrastrutture stradali la volontà e il buon senso, accompagnati da una buona dose di coraggio, hanno potuto fare la differenza ed il governo nazionale aveva iniziato ad investire in questa direzione. Peccato che eravamo solo all’inizio e serviva quello slancio collettivo che al momento non sembra essere sufficientemente visionario ed ambizioso. Questo l’interrogativo più dirompente che ho posto nelle ultime battute del mio mandato da Assessore alle infrastrutture. Abbiamo inoltre uomini e mezzi in grado di accompagnare degnamente questo processo: a tal proposito, rammentiamo che nel 2024 giungerà a scadenza il rapporto contrattuale tra la Regione Basilicata e il raggruppamento temporaneo di imprese che nel 2017 si è aggiudicato la gara per il servizio di consulenza e assistenza tecnica sui programmi ed interventi di competenza regionale finanziati dai fondi europei. Occorrerà dunque avviare quanto prima le procedure della nuova gara anche per consolidare gli attuali livelli occupazionali, da garantire attraverso opportune clausole di permanenza degli esperti già in forze, nonché per aprire nuove chance ad una più vasta platea di persone che sarà impegnata nel raggiungimento di obiettivi sempre più urgenti e ambiziosi. Attualmente sono circa un centinaio gli esperti che seguono le diverse attività di rendicontazione, monitoraggio e controlli nei diversi Dipartimenti regionali, per assicurare la corretta gestione dei progetti e delle risorse secondo quanto previsto dai regolamenti e dalle normative europee e nazionali. Questi lavoratori hanno acquisito una importante esperienza pluriennale in Regione ed è strategico dare continuità alle prestazioni offerte in virtù dei positivi risultati raggiunti, certamente da confermare per l’imminente futuro. Si tratta soprattutto di non disperdere un patrimonio di competenze e di capacità formatosi negli anni e accresciutosi in una pratica amministrativa sul campo che è fondamentale consolidare e non disperdere. Stabilizzare e valorizzare quanto è già stato fatto in tali termini è un atto di responsabilità e razionalità amministrativa. Pertanto, la programmazione strategica regionale per il prossimo ciclo di investimenti e di attività dovrà essere calibrato tenendo insieme tutti questi orizzonti e bisogni che sono vitali per il nostro territorio e per la nostra comunità. Il quadro strategico di iniziative e azioni da porre in essere ha il compito, in primo luogo, di incidere sulle ataviche criticità e carenze del nostro contesto, quindi a favore di assetti infrastrutturali adeguati ai tempi e garanzie occupazionali più solide. Lo sviluppo e il rilancio della Basilicata non possono che partire da questi indispensabili presupposti che per decenni sono stati trascurati da una politica miope e priva di visione storica. Gli investimenti nelle infrastrutture e nei posti di lavoro sono cruciali per dare nuovo slancio alla Basilicata, per gli effetti moltiplicatori che producono sul sistema economico. Solo partendo dagli uomini e dalle donne del nostro territorio e dalle loro vere esigenze e aspettative si potrà costruire la Basilicata del Futuro”.

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