Batterio Listeria nel formaggio italiano: gorgonzola DOP dolce contaminato, scatta il ritiro
Allerta listeria nel formaggio italiano: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha informato il RASFF (https://www.lebensmittelwarnung.de/bvl-lmw-de/detail/lebensmittel/90470) che in un prodotto italiano durante un controllo interno, è stata rilevata la presenza di batteri patogeni del genere listeria. Immediato il ritiro dei prodotti dalla catena di supermercati tedeschi: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare raccomanda di non consumare il prodotto caseario. Il numero dell’articolo del Gorgonzola Dop dolce, è il GTIN 4337185458781 nella confezione da 200 grammi da consumarsi preferibilmente entro il 10 aprile 2023, nel frattempo ritirato dagli scaffali che ha permesso di verificare che l’alimento è stato prodotto o confezionato in Italia. Il distributore in Germania del prodotto incriminato è “Vendite VIP” di prodotti alimentari italiani GmbH Forstbergweg 10, 71717 Beilstein Vendite di Kaufland service GmbH & Co. KG. Le persone immunocompetenti, stando alla nota pubblicata il 05/04/2023, rischiano al massimo una lieve infezione, in quelle immunodepresse possono invece svilupparsi sintomi gravi, a volte letali; durante la gravidanza la listeriosi può provocare aborto spontaneo, setticemia o meningite neonatale. L’allarme riguarda per adesso la Germania tuttavia il prodotto è importato dall’Italia, bisogna quindi verificarne la presenza nei supermercati del nostro paese. La segnalazione 2023.2380 del 6 aprile 2023, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata diffusa attraverso il sistema di allerta europeo RASFF, pertanto tutti i Paesi interessati si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. Ricordiamo che in Italia, la sorveglianza del ceppo del batterio listeria è iniziata nel 2020 “a seguito di una serie di casi che si sono verificati in molte regioni e che sono stati identificati perché i pazienti avevano chiesto assistenza medica: solo una parte di questi ha richiesto il ricovero” e riguarda i decessi che sono “avvenuti a Dicembre del 2021, marzo 2022 e giugno 2022, come precisa il ministero della Salute, in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e tutti hanno riguardato persone immuno compromesse o particolarmente fragili.