Bawer, contro Castelletto servono vitalità e raziocinio
Pronto riscatto per la Bawer Matera contro Castelletto al fine di rilanciarsi immediatamente. E’ questo l’unico pensiero con il quale la squadra di coach Ciccio Ponticiello dovrà affrontare la lunga trasferta sul Lago Maggiore.
Coach, come si affronta la trasferta piemontese dopo una nuova settimana di lavoro, forse un po’ più mentale che fisico? “A Castelletto sarà indispensabile giocare un match all’insegna della vitalità e del raziocinio, senza farci condizionare dai riflessi emotivi del negativo match con Perugia. La parola d’ordine da martedì scorso è quella di avere piena consapevolezza delle cose da migliorare, ma anche e soprattutto piena fiducia nel poter reagire con forza, senza condizionamenti o paure. In questo torneo, in Dna come in passato in A Dilettanti, ed ancor prima in B1, ogni partita fa storia a se, si può perdere e vincere con tutti. Indispensabile guardare al match sul Lago Maggiore come l’occasione di riprendersi immediatamente ciò che è stato lasciato per strada domenica scorsa”.
Per quel che riguarda i nostri avversari, come possiamo definire la Sbs Lago Maggiore e quali sono i loro punti di forza? “Castelletto è reduce da un ottimo avvio. Si tratta di una squadra tosta, che a San Severo è stata in grado di vincere in volata, recuperando un -15, dimostrando di avere freddezza e killer instinct. Un quintetto sicuramente equilibrato, in cui l’esperienza del trio Cotani, Cucinelli, Raminelli è bilanciata dalla verve di giovani interessanti come Iannone, Dri e Piazza. Il tutto disciplinato dalla regia di uno dei migliori playmaker della categoria, Simone Ferrarese e l’apporto di un lungo atipico come Marmugi”.
Per concludere. Coach, come si torna vittoriosi dalla trasferta di Castelletto? “Per tornare dalla trasferta piemontese con i due punti bisogna ripartire da “l’occhio della tigre” mostrato in precampionato, da un difesa che ci consenta di impadronirci del comando dei ritmi partita, ed una circolazione di palla che ci faccia prendere e soprattutto mantenere vantaggi offensivi, in campo aperto, così come a metà campo”.