Bawer fa sua gara-1 e pensa di chiudere la serie a Ruvo
LA BAWER OLIMPIA MATERA ottiene il successo in gara 1 del secondo turno dei play out della Dna 2011/12 e punta con decisione all’immediata chiusura della serie contro l’Adriatica Industriale già giovedì alle ore 20,30 sul parquet di Ruvo di Puglia. Dopo una partenza sottotono, i biancazzurri spronati nello spogliatoio da coach Ponticiello sono tornati in campo con una grande determinazione, che ha fruttato un ribaltamento del punteggio ed una fuga decisiva sino alla tripla di Castoro che ha sancito il +23 e la definitiva resa degli ospiti. Certamente prime due frazioni da dimenticare, con una squadra che sembrava non riuscire a centrare il canestro. La forte tensione tra i giocatori portava gli stessi a sbagliare anche un numero spropositato di tiri liberi. Solamente la difesa ha retto bene ed ha permesso di non far scappare via gli avversari, molto volenterosi anche se fisicamente meno imponenti dei biancazzurri, con quintetti sempre molto bassi in campo.
IL POST-PARTITA CON COACH PONTICIELLO – “E’ stata la tipica partita di post season. Delle quattro giocate sino ad ora, le prime due tutto sommato hanno sentito abbastanza poco del clima particolare di tensione della post season: forse la prima da un punto di vista emotivo portava con se ancora la delusione per l’esito del match a Trieste, combinato con quello che era accaduto a Pavia, mentre nel secondo dovevamo reagire assolutamente. Tutto sommato due match tecnici e con fattore tensivo che ha inciso poco. In gara 3 con San Severo e nella prima con Ruvo la tensione ha inciso molto di più. A San Severo non siamo riusciti a sciogliere questa tensione e ce la siamo portata sino in fondo, con Ruvo è stata forte nei primi due quarti, ma dal terzo in poi ci siamo sciolti ed abbiamo giocato secondo le nostre caratteristiche, pur incassando la pesante assenza di Grappasonni che ci ha costretti a cambiare qualcosa nel gioco interno. Costante delle ultime quattro partite, comunque, la buonissima gara sotto il profilo difensivo. Anche quando faticavamo in attacco, nel complesso, se si esclude qualche problema nel taglia-fuori, in difesa abbiamo concesso molto poco a Ruvo in tutto il confronto. Significativo lo scarto ampio tra i numeri del primo e del secondo tempo dal punto di visita offensivo, mentre lo scarto difensivo è stato minimo. Senza dubbio è la difesa che ci ha permesso di non andare a fondo. Siamo riusciti a eseguire in maniera discreta la difesa base, le cose che andavano fatte. Poi nel secondo tempo abbiamo trovato con facilità il canestro ed abbiamo scavato un solco ampio e rassicurante”.
OCCHI GIA’ PUNTATI SU GARA 2 – “Non sarà facile. C’è voglia di chiudere subito. Sino ad ora è stata una stagione molto difficile, molto dura nella quale al cospetto di 17 successi, che in una stagione diversa sarebbero stati risultati importanti per altri obbiettivi, sono diventati non sufficienti per garantirsi una salvezza che nei fatti è ultra meritata. Ci sono squadre che si godono la salvezza con alcuni punti in meno. Ma ora vogliamo chiudere la stagione per noi e per i tifosi, che a dispetto anche di alcuni colpi importanti ci vede qui. Bisogna evitare la discontinuità, che è stato il tallone d’Achille di questa squadra, ma questo passa da aspetti prettamente tecnici e lavoreremo sul come limitare la formula di gioco di Ruvo, su come attaccare alcuni dispositivi difensivi dei nostri avversari e questo peserà nella stessa misura della voglia. La sola voglia non sarebbe sufficiente, serve si grandissima voglia, gestendo meglio la tensione. Ruvo è una squadra che al momento ha equilibri tattici particolari, gioca con quintetti molto bassi, costringendo noi ad adattarci. Dobbiamo trasformare tutto questo da analisi dell’avversario in comportamento cestistico, dando il massimo sin dai primi minuti”.