Bella e San Chirico Raparo: bilancio positivo per progetto “Centro anch’io”
Il comuni di Bella e San Chirico Raparo più vicini e simili nel segno dell’aggregazione giovanile. Si è concluso con un bilancio decisamente positivo “Centro anch’io”, il progetto realizzato, nell’arco di un anno, nei due Centri di Aggregazione giovanile Freespace, aperti a Bella e a San Chirico Raparo, e promosso dal Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata e dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Presentati ieri pomeriggio nella Sala Inguscio della Regione Basilicata a Potenza, i risultati del percorso di cittadinanza attiva, di inclusione sociale e di solidarietà rivolto ai ragazzi, dai 10 ai 30 anni.
“Bella e San Chirico Raparo sono due realtà territorialmente distanti tra loro e, anche, molto diverse dal punto di vista del tessuto sociale. Eppure – ha detto Angelina Lettieri, funzionario del Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata – in tutti questi mesi in cui è stato realizzato il progetto, hanno stretto una forte sinergia sul fronte di un percorso condiviso di attività e intenti, raggiungendo un risultato davvero encomiabile”. Nel farsi portatrice dei saluti del Direttore generale del Dipartimento regionale, Donato Pafundi, e della dirigente dell’Ufficio solidarietà sociale del Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata Lucia Colicelli, Angelina Lettieri ha, inoltre, sottolineato che “abbiamo raggiunto ottimi risultati con questo progetto che ha inteso mettere al centro i giovani attraverso varie forme di aggregazione per renderli consapevoli della propria individualità. Quando ai giovani si propone qualcosa di nuovo e di creativo, la loro risposta non può che essere positiva”.
“E’ stato un percorso emozionante e coinvolgente – ha detto Vito Leone, consigliere comunale e referente Cag per il Comune di Bella – che ha visto il prezioso coinvolgimento delle associazioni”. “Nel nostro comune l’obiettivo dell’aggregazione ha incrociato – ha detto Rosanna Sassano, consigliera comunale con delega alla Cultura del Comune di San Chirico Raparo – il fondamentale tema dell’integrazione e dell’inclusione di un gruppo di giovani migranti e minori non accompagnati residenti nella nostra piccola comunità: è stato molto importante aiutare questi ragazzi a ritrovare un’infanzia, forse mai avuta”.
Attività creative per stimolare la manualità, laboratori teatrali e corsi di pallavolo e tornei sportivi per imparare a fare gruppo, percorsi di orientamento utili a contrastare le tante forme di disagio giovanile e, in particolare, il fenomeno della dispersione scolastica, momenti di impegno e condivisione per spettacoli canori e performance coreografiche: questo e molto altro ancora è stato organizzato da “Le Rose di Atacama”, in primis, in quanto capofila del progetto, e dalle associazioni e cooperative sociali coinvolte.
“Il successo di questo progetto è sintomatico – ha detto Anita Erica Sassano, presidente dell’Associazione “Le Rose di Atacama” – di quanto sia fondamentale l’intervento del privato-sociale: auspico che le Istituzioni preposte continuino a investire in tal senso perché coinvolgendo associazioni e cooperative è possibile costruire, a partire da valide idee, percorsi idonei utili ad i ragazzi a se stessi nei loro territori, superando le difficolta e soprattutto imparando a guardare alla scuola e alla didattica come momenti di creatività”. Intervenuti a presentare i risultati del percorso condiviso, anche, attraverso la proiezione di video rappresentativi dell’entusiasmo e della partecipazione stimolata in tutti i partecipanti nei diversi momenti in cui sono stati coinvolti, Sinforosa Cicchelli della cooperativa ‘Ripenia’; Daniele De Vito di ‘Asd Bella 25’ e ‘DVD Moda e spettacolo’; Maria Felicia Grippa di ‘Io Isabella’; Battista Zanfino di ‘Ci provo’. Intervenuta a presentare gli esiti del progetto, Serena Tortoriello, esperta di monitoraggio dell’Associazione “Le Rose di Atacama”.