Benedetto XVI auspica una nuova generazione che tuteli il bene comune e non interessi di parte
“Una nuova generazione di uomini e donne animati nel promuovere non soltanto interessi di parte, ma il bene comune” e’ stata auspicata dal Papa nell’omelia pronunciata questa mattina a Lamezia Terme davanti a circa 30 mila fedeli raccolti nell’area ex Sir. Intervenendo ancora una volta, sul tema di un rinnovato impegno sociale e politico dei cattolici – che egli stesso ha sollecitato nella visita a Cagliari del 2007 e che il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha rilanciato nella recente prolusione al Consiglio Episcopale Permanente – Benedetto XVI ha definito oggi “opportuna” l’iniziativa della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa promossa dalla diocesi calabrese, che ha lodato “sia per la qualita’ articolata della proposta, sia per la sua capillare divulgazione”. La Calabria ha aggiunto, e’ “una terra dove la disoccupazione e’ preoccupante, dove una criminalita’ spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza”. “Se osserviamo questa bella regione – ha aggiunto Benedetto XVI che aveva appena sorvolato il territorio – riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cioe’, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti”