Beni comuni, a Tito raccolta firme per la legge di iniziativa popolare e presentazione di un apposito regolamento comunale in Consiglio
Anche il Comune di Tito aderisce alla raccolta firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare sui beni comuni promossa dai Comitati Rodotà. Fino al 30 luglio, recandosi all’ufficio anagrafe, sarà possibile sottoscrivere una legge che vuole introdurre nell’ordinamento norme chiare e univoche per proteggere i beni essenziali per lo sviluppo della persona umana, consentendone la conservazione e il sicuro passaggio tra le generazioni, e riordinare nel contempo la materia giuridica relativa ai beni pubblici.
In analoga direzione di superamento della contrapposizione tra bene pubblico e privato si muove il Regolamento dei beni comuni che il 30 luglio prossimo l’amministrazione porterà in consiglio comunale per l’approvazione. Le disposizioni contenute al suo interno disciplinano le forme di collaborazione tra amministrazione e cittadini che, per la durata di cinque anni, vorranno prendersi cura di un luogo, di un immobile, di uno spazio della propria città. Tale regolamento segue le buone pratiche di condivisione già perseguite dalla compagine amministrativa a partire dallo scorso mandato attraverso l’introduzione dei Comitati di quartiere e di altri strumenti di partecipazione diretta, che hanno visto altresì l’instaurarsi di rapporti con associazioni e cittadini che hanno voluto adottare uno spazio pubblico per rigenerarlo. Ne sono esempi tangibili la villetta di San Vito, rivitalizzata grazie anche al contributo del Consiglio comunale dei ragazzi, e la Piazzetta dei diritti, un luogo anonimo a cui alcuni cittadini della zona hanno regalato nuovo respiro, decorandola e riempendola di contenuti, e che oggi è luogo di incontro e di promozione di iniziative.
“Il regolamento sui beni comuni, aperto a tutti i soggetti, singoli o associati, è un’ulteriore spinta alla cittadinanza attiva e certifica la nostra vocazione alla gestione condivisa, partecipe e responsabile della cosa pubblica”, dichiara il sindaco di Tito Graziano Scavone. Fiducia, inclusione, cura, autonomia civica sono alcuni valori esplicitamente richiamati nel testo. “È uno strumento che, attraverso patti di collaborazione tra cittadini e amministrazione, permette il recupero di spazi degradati – aggiunge Dora Figliulo, assessore alla qualità urbana e alle relazioni con il cittadino – con una ricaduta positiva anche sul grado di sicurezza, costituendo un deterrente agli episodi di vandalismo di cui, purtroppo, la nostra città rimane ogni tanto vittima”.