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Bentivogli: “Lavoro nero è una zavorra nel Mezzogiorno”

In una lunga intervista di Rosanna Lampugnani oggi su Corriere del Mezzogiorno, su lavoro “sommerso” e Sud, il Segretario Generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, sottolinea come nell’arretratezza del Meridione d’Italia pesano inadeguatezza della classe politica e dirigente, il ritardo infrastrutturale e il cattivo funzionamento della pubblica amministrazione. Il lavoro nero, secondo il leader della Fim Cisl – “costituisce una zavorra per il riscatto del Mezzogiorno, un paravento per evitare le mille contraddizioni che, invece, vanno risolte dalla politica, ancora poco coraggiosa se non complice”. Su questo punto c’è – per il leader della Fim – “una scarsa cultura della legalità in tutto il Paese, in Europa , in media – sottolinea – la percentuale dei detenuti per reati fiscali è 4 volte quella italiana. Esiste un rapporto tra economia , lavoro irregolare e disoccupazione.” Negli anni di crisi questo tipo di rapporto si è sviluppato anche al Nord, ad esempio: “ in Lombardia , nel solo settore metalmeccanico dove sono stati persi circa 20 mila posti di lavoro. Queste situazioni hanno favorito l’infiltrazione mafiosa nel sistema produttivo settentrionale. Problemi con i quali il Mezzogiorno convive da sempre e ai quali il sindacato ha provato a rispondere, per esempio con l’accordo per lo stabilimento Fiat-FCA di Pomigliano D’Arco, firmato dalla Fim Cisl nel 2010, grazie al quale si riaprì il sito chiuso da tempo, offrendo prospettiva al territorio. Quella scelta ci costò una campagna di denigrazione, ma a 5 anni di distanza registriamo un dato incontrovertibile: si è rimesso in modo un pezzo importante dell’industria del Sud, trend confermato dalle nuove 1500 assunzioni a Melfi.”
Il leader della tute blu della Cisl conclude “l’aumento del Pil grazie al lavoro nero è solo virtuale, perché in realtà fa concorrenza sleale alle imprese regolari e danneggia lo Stato per mancato gettito sulla ricchezza prodotta. L’illegalità – dice – non produce mai ricchezza né occupazione stabile, è solo dumping che vizia il mercato e distrugge le imprese solide e legali”.

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