Bernalda come Napoli??
Il contratto tra il comune e l’azienda era in rescissione, ma un’ordinanza aveva prolungato il servizio fino al 30 giugno. Entro tale termine il Sindaco avrebbe dovuto trovare affidare il servizio ad un’altra impresa. Ma il termine è scaduto e della raccolta non si sa nulla. Così, il primo luglio, mentre i 24 operai manifesteranno sotto palazzo di città per chiedere all’amministrazione comunale certezze per il proprio futuro, i rifiuti resteranno nei cassonetti. Dopo Napoli e Foggia, anche il comune di Bernalda, potrebbe seguire la nuova “moda” che ormai detta legge nei due grandi capoluoghi sull’arredo urbano. E così mentre la cittadina corre per essere all’altezza del matromonio hollywoodiamo che ad agosto vedrà convolare a nozze la figlia di Coppola, un nuovo ed annoso problema rischia di offuscare l’immagine di Bernalda. Sulla questione è intervenuta anche la Cgil, che in una nota scrive “Questa incresciosa situazione non è addebitabile in alcun modo ai lavoratori ma solo ed esclusivamente all’esistenza di conflitti tra l’amministrazione comunale e l’azienda che gestisce il servizio. chi farà le spese di questa situazione incresciosa saranno i cittadini di Bernalda e Metaponto ed i lavoratori in particolare che per i continui conflitti tra Comune ed azienda da un anno a questa parte hanno preso lo stipendio sempre in ritardo
Questa paralisi nella raccolta dei rifiuti proprio a ridosso del primo weekend di luglio dal nostro punto di vista arrecherà danni all’immagine delle spiagge metapontine e rappresenta una grande sconfitta politica per l’attuale Sindaco e la Giunta comunale in un momento non particolarmente facile per turismo metapontino”.