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Bernalda, scoperti dalla Polizia furti di energia elettrica per oltre 52mila euro

Durante le festività pasquali sono stati intensificati su tutta la fascia jonico-metapontina i servizi di controllo del territorio della Polizia di Stato, volti soprattutto alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio. In particolare, l’attività di controllo mirata a diversi esercizi commerciali, svolta dal personale della Polizia di Stato di Pisticci congiuntamente a personale tecnico della società Enel Spa, ha permesso di individuare altri due casi di indebita percezione di ingenti quantitativi di energia elettrica e di trarre in arresto due persone responsabili dei furti.
Entrambi i casi si sono verificati a Bernalda.
Il primo riguarda un pub-pizzeria. L’analisi storica effettuata attraverso le banche dati dell’Enel ha evidenziato linee di consumo anomale da parte dell’esercizio pubblico. Il sospetto era che sul contatore analizzato da remoto potesse essere stato indebitamente collocato uno strumento tecnico capace di calmierizzare la registrazione dei consumi.
Dubbi rivelatisi fondati alla verifica effettuata sul posto. Quando gli operatori della Polizia di Stato si sono presentati alla porta del pub-pizzeria, il titolare ha cercato ogni scusa per ritardare il controllo, senza però riuscirvi. Non è servito a niente nemmeno il tentativo dello stesso proprietario che all’ultimo momento ha cercato di sottrarre lo strumento sistemato sul contatore, ma è stato prontamente bloccato dai poliziotti, che ne avevano capito le intenzioni.
Si è appurato così che, grazie all’illecito espediente, dal 2010 l’uomo aveva ininterrottamente sottratto energia elettrica per un valore di oltre 18mila euro. Il meccanismo era molto potente, tanto da inibire la registrazione di più del 90% dei consumi effettuati, permettendo di alimentare in maniera indebita l’intero pub-pizzeria, comprese tutte le strumentazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività.
Il secondo caso, invece, ha interessato un centro per la raccolta di scommesse su eventi sportivi, sempre a Bernalda.
Il proprietario ha inizialmente accolto con disponibilità i controllori, ma quando gli è stato chiesto di accedere al contatore Enel il suo atteggiamento è cambiato radicalmente. Dopo diverse inutili scuse per ritardare la verifica dei poliziotti, questi accedevano al contatore, “protetto” in un’apposita cabina chiusa con un lucchetto.
Anche questa volta è stato trovato sul contatore analogo strumento, di dimensioni identiche al precedente. Il proprietario, vistosi scoperto, ha cercato allora di accampare una serie di giustificazioni per minimizzare il fatto. E’ stato invece accertato che l’uomo dal 2010 si era indebitamente appropriato di oltre 34mila euro di energia elettrica proprio grazie alla potenza del magnete, capace di inibire le risultanze dei consumi effettivi. Consumi molto elevati, dato che servivano ad alimentare diversi televisori, computer e videopoker, oltre agli elettrodomestici del bancone-bar. In entrambi i casi l’apparecchiatura tecnica che falsava la misurazione dei consumi è stata sottoposta a sequestro e debitamente repertata dai tecnici dell’Enel.
Dopo aver informato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Matera, i due imprenditori disonesti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. I servizi di controllo congiunti della Polizia di Stato e personale specializzato dell’Enel proseguiranno nei prossimi giorni al fine di monitorare costantemente il territorio onde prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio.

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