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Biancaneve, la vera storia al “Maggio all’Infanzia”

Vent’anni e non sentirli. Il Festival “Maggio all’Infanzia” festeggia un compleanno importante e dal 18 al 21 maggio, con un’anteprima il 14 destinata alla piccola infanzia, torna ad animare Bari e, in particolare, i teatri Kismet, Abeliano e Casa di Pulcinella con spettacoli, laboratori, visite guidate, letture e visioni. Organizzato dalla Fondazione SAT e dai Teatri di Bari, il festival propone ventidue spettacoli, di cui quattro debutti nazionali e otto regionali. E tra le “prime” nazionali si segnala, domani, venerdì 19 (sul palco della sala grande del Kismet, ore 9.30), quello della nuova produzione del Crest “Biancaneve, la vera storia”, scene luci testo e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente, costumi Maria Pascale, assistente alla regia Serena Tondo, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo. Biglietto 3 euro. Info: 080.5797667.
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. Nello spettacolo del Crest, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Continua con questo spettacolo il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale (ricordiamo i pluripremiati “La storia di Hansel e Gretel” e “Sposa sirena”), per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla strada della crescita.

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